Erano fermi in un’area di servizio nei pressi di Terni i cinque cittadini di origine pakistana, tutti domiciliati nella provincia di Fermo e tutti in regola con il permesso di soggiorno, controllati da una pattuglia della Polizia Stradale di Terni durante il servizio di pattugliamento lungo la superstrada in direzione di Orte.
Erano a bordo di una Fiat Punto e hanno dichiarato di essere diretti a Roma senza una meta ben precisa, per cui la pattuglia ha deciso di procedere al controllo di tutti gli occupanti verificando la regolarità dei loro documenti e della loro posizione sul territorio nazionale.
All’atto dell’identificazione e dei riscontri in banca dati è però emerso – nei confronti di R.A. di anni 25 – una nota di rintraccio di particolare importanza per cui lo straniero è stato accompagnato negli uffici della Sezione Polizia Stradale di Terni per lo svolgimento di tutti gli accertamenti del caso.
Dall’approfondimento dei controlli con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia a Roma, per riscontrare l’attualità della ricerca, si è accertato che lo straniero era destinatario di un provvedimento emesso nei suoi confronti dalla Magistratura Pakistana ed esteso in ambito internazionale perché ritenuto, in patria, responsabile del reato di omicidio plurimo aggravato in concorso.
Pertanto, dopo aver svolto tutte le attività per la sua certa identificazione, con l’ausilio del Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura, la Polizia Stradale di Terni – in costante raccordo con la Direzione Centrale per la Polizia Criminale ed in relazione agli artt. 715 e 716 del c.p.p. – lo ha arrestato e portato presso la casa circondariale di Terni, a disposizione del Presidente della Corte di Appello di Perugia, competente per giurisdizione, in attesa che le autorità estere ne richiedano l’estradizione attraverso i canali di assistenza giudiziaria internazionale.