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Terni, Arnaldo Pomodoro al CAOS tra “Spazi scenici e altre architetture”

Si è tenuta questa mattina presso il CAOS (centro arti opificio siri), alle ore 12, con circa 10 minuti di ritardo, la conferenza stampa incentrata sugli spazi scenici e altre architetture, a cura di Antonio Calbi, promossa dalla Regione Umbria e Comune di Terni, in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro.

Ad aprire è l’Assessore Giorgio Armillei: “Terni è un grande centro culturale, poiché è capace di dialogare attraverso l’espressione artistica. Un pensiero è rivolto agli operai AST che stanno attraversando un periodo buio, questa è una situazione critica che ricorda i movimenti degli anni ’80. Dobbiamo comunque proseguire in scelte coraggiose – dice Armillei – l’arte e la cultura dipendono anche dai movimenti economici e dagli investimenti per incrementale”.

“Per me è un grande onore avere qui il maestro Arnaldo Pomodoro, – prosegue Mario Fornaci, Presidente Fondazione Carit – Il nostro futuro riguarda gli investimenti in vari campi, mi rattrista molto la questione AST e parlo da ternano puro. La legge del profitto è la legge internazionale, ‘purtroppo’ senza soldi non si può far niente”.

“Ricordo la prima volta che vidi le opere di Pomodoro – continua Antonio Calbi, Direttore artistico, critico e studioso di arti sceniche – rimasi folgorato  e da allora mi sono appassionato a capire il fulcro tra arte e teatro. Arnaldo ha una grande sensibilità artistica rispetto agli altri che ho incontrato durante il mio cammino. Non posso far altro che collaborare con lui, e spero anche che tutti voi capirete ciò che vuol trasmettere con la sua arte”.

“E’ tutto molto complicato, – conclude l’artista Arnaldo Pomodoro – è difficile spiegare con esattezza l’arte, poi sapete che ognuno ha un suo pensiero e da quest’ultimo sviluppa le proprie idee. Quando saremo presenti alla mostra saranno benvenute critiche e apprezzamenti. L’esperienza teatrale mi ha infine aperto nuovi orizzonti e mi ha ispirato perché il teatro mi dà un senso di libertà creativa: mi permette di materializzare la visionarietà”.

Finita la conferenza Arnaldo Pomodoro ha invitato i presenti a dirigersi nell’area allestita per la mostra. Troviamo un Arnaldo Pomodoro poco conosciuto nelle sue opere, un inventore di spazi per il teatro, la danza, la musica e originali architetturali. Si viaggia dunque su una linea differente dalle classiche opere in bronzo e argilla.