I tempi sono un po’ stretti, la scadenza è fissata per fine luglio, ma la Giunta proverà a presentare il suo progetto per la manifestazione di interesse al bando istituito dal Governo per avere una parte dei 18 milioni messi a disposizione per la riqualificazione delle periferie. Nell’ambito del bando è previsto che verranno assegnati maggiori punti a quei progetti che presenteranno un livello più alto di coprogettazione, vale a dire quelli in cui i privati saranno coinvolti in modo più consistente, almeno per il 25% sull’investimento totale.
Il Comune, tramite gli uffici tecnici, ha individuato nella zona Est della città il distretto sul quale puntare, mettendo così a frutto quel processo di riorganizzazione già avviato con la passerella della stazione. Proprio l’area compresa tra la stazione e Vocabolo Staino (escluso) sarà inclusa nel documento da presentare ai 6 esperti che valuteranno le domande pervenute dalle amministrazioni di tutta Italia.
“Vogliamo puntare sul settore edilizio – ha spiegato il sindaco Leopoldo di Girolamo – visto che l’Umbria è stata una delle regioni più colpite dalla crisi di settore, con meno 60% di investimenti. La crisi ha portato danni rilevanti anche in altri settori, anche se nei primi mesi dell’anno c’è stato un miglioramento del dato”.
È stato l’assessore all’Urbanistica, Francesco Andreani a spiegare il motivo della scelta di Terni Est: “In questa zona sussistono i presupposti esplicitati dal bando – sottolinea l’assessore – cioè l’aspetto fisico delle aree da recuperare e quello sociale. Abbiamo individuato 6 punti chiave per il nostro progetto: ex Gruber, ex Bosco, centralità dismesse come il Parco Rosselli, intervenuti di rinnovamento urbano diffuso, sganciare l’evoluzione sociale dalla riqualificazione fisica e sfruttare il 5% delle risorse, così come previsto dal bando, per potenziare i centri studi e informatici”.
Il progetto avrà grande rilevanze anche per quanto riguarda il sociale, aspetto chiaramente indicato nel bando del Governo: “Lavoreremo sull’innovazione sociale – precisa il vicesindaco Francesca Malafoglia con delega al Welfare – coniugando questa possibilità con i progetti europei già messi in campo dall’amministrazione come Agenda Urbana e Smart City, per evitare la dispersione di risorse. Migliorare la qualità e la vivibilità dei quartieri – sostiene il vicesindaco – è uno strumento di promuovere politiche sociali nuove, in grado di produrre ricchezza attraverso le risorse umane”.
Anche la sicurezza dovrebbe trarre beneficio da un eventuale accoglimento della manifestazione di interesse della giuria dei 6, così come precisato dall’assessore alla Polizia Municipale, Christa Falchetti Ballerani: “La Polizia Municipale non sarà più intesa come semplice strumento di presidio del territorio, ma come parte attiva di una collaborazione e di vicinanza con i cittadini. Verrà rivista l’organizzazione dei servizi attuali di pattugliamento in linea con la trasformazione che la città sta subendo”.
“Il bando ha una doppia importanza – sottolinea l’assessore al Traffico e all’Ambiente, Emilio Giacchetti – ci consente di progettare in modo integrato il futuro della città e potrebbe consentirci di raggiungere strumenti economici importanti per completare la riqualificazione dell’area stazione, già avviata”.