La vicenda dell’ex mercato coperto è stata una delle molte questioni spinose da sempre in sospeso, è quanto sottolineato dal sindaco di Terni, Leonardo Latini, che annuncia la fine dello stato di degrado dell’area con la deliberazione di oggi, 25 maggio, della Giunta comunale per l’approvazione della transazione tra il Comune di Terni e Superconti Supermercati Terni Srl.
“Tutto è iniziata addirittura nel 2008 – ricostruisce Latini – con la decisione del consiglio comunale di allora di vendere l’immobile attraverso un bando e, con il successivo contenzioso, ha creato incertezza, danni economici e soprattutto un profondo e inaccettabile degrado nel cuore del centro cittadino”.
“Oggi, con questa delibera di giunta e con la successiva delibera di consiglio, ci apprestiamo finalmente a risolverla con una soluzione che è frutto di un lavoro enorme e che va nell’interesse di Terni, consentendo all’Ente di introitare una cifra importante e alla città di recuperare un’area strategica, contribuendo al rilancio dell’attrattività del centro storico e al ripristino del decoro – dichiara il sindaco Leonardo Latini – L’atto dovrà ora essere esaminato e approvato anche dal consiglio comunale che potrà dare il via libera all’autorizzazione per la firma della transazione”.
“Apprendiamo con soddisfazione la delibera assunta dalla Giunta del Comune di Terni circa la soluzione dell’annosa vicenda del Mercato Coperto. A nostro avviso ciò rappresenta un passo importante e significativo per la riqualificazione di un’area degradata della città che consentirà di dare un’ulteriore spinta al rilancio dell’attrattività del centro storico e al ripristino del decoro – commenta il presidente della società Superconti, Gianni Barbetti – La società Superconti, dopo l’acquisizione da parte di Coop Centro Italia, si è impegnata per lo sviluppo di tale opera e si prodigherà per realizzare in quel luogo un’attività commerciale che, siamo certi, contribuirà alla modernizzazione del centro storico e dell’intera città di Terni”.
Secondo quanto ricostruito dal sindaco il contenzioso per l’alienazione dell’area e dell’immobile, che ha avuto origine il 30 dicembre 2011, è tuttora pendente innanzi al Consiglio di Stato. La sua lunghezza e la sua complessità – specifica ancora il sindaco – hanno indotto ad approfondire la questione con i dirigenti, con l’avvocatura comunale e con il segretario generale.
“Un passaggio centrale – specifica Latini – è stata la richiesta del 4 ottobre 2019, con la quale la Superconti Supermercati Terni s.r.l. (già Grandi Magazzini Superconti S.p.A.) ha manifestato la volontà di addivenire ad una transazione al fine di dirimere la controversia in corso”.
“Il principio di fondo al quale abbiamo guardato sempre è stato quello della cura concreta dell’interesse pubblico e quindi della miglior cura possibile dell’interesse intestato all’ente: in questo senso la transazione è stata valutata come l’unica strada percorribile”.
La transazione illustrata nel dettaglio in ben 29 cartelle, a livello economico è a saldi invariati rispetto all’offerta iniziale per l’acquisto dell’immobile e comprende anche gli interessi e le spese legali. Il Comune di Terni incasserà quindi complessivamente 6 milioni e 700mila euro oltre gli interessi, la rivalutazione e le spese legali; un milione di euro era però già stato versato in precedenza.
Superconti Supermercati Terni Srl potrà intervenire sull’immobile non procedendo più alla demolizione integrale e alla realizzazione dei piani interrati, ma con una importante ristrutturazione dell’edificio esistente. In questo modo i lavori potranno concludersi in maniera più rapida, senza creare ulteriori disagi all’area interessata, piazza del Mercato, consentendone in ogni caso una profonda riqualificazione.
Tra le considerazioni citate nella deliberazione e che sono alla base della decisione di addivenire all’accordo transattivo, ci sono anche le valutazioni sullo stato di dissesto dell’Ente. “Occorre mettere a disposizione dell’Organismo Straordinario di Liquidazione le risorse finanziarie così recuperate – aggiunge Latini – per aumentare la massa attiva per far fronte alla liquidazione della massa passiva e per concorrere a creare le condizioni per il superamento della condizione di dissesto e per la realizzazione del risanamento dell’ente”.
Articolo aggiornato alle ore 19.10