Una settimana dopo l’ultimo addio a Stefano Galletti, il giovane che ha perso la vita in un drammatico incidente frontale mentre si recava allo stadio, Terni piange oggi un altro ‘suo figlio’. Riccardo La Gatta, 19 anni, una vita davanti, se ne è andato dopo un altro incidente stradale, questa volta disarcionato dal suo scooter all’incrocio di Via Turati con Via Di Vittorio.
La chiesa di Sant’Antonio ha accolto i cari, gli amici, semplici conoscenti, che hanno voluto accompagnare Stefano verso l’ultimo viaggio. Una folla composta, riservata e raccolta nel dolore per la scomparsa di una vita troppo giovane. Sul sagrato gli amici hanno atteso l’arrivo del corteo funebre; per Riccardo un poster dei momenti felici passati insieme e uno striscione “Il mondo è ancora tuo”.
Il parroco di Sant’Antonio ha cercato parole di conforto per i congiunti del giovane, accompagnando la celebrazione del rito con letture dal Libro Della Sapienza e dal Vangelo secondo Giovanni. Il sacerdote ha fatto appello ai valori dell’amicizia con Dio, all’amore e alla fede: “Razionalmente non si può comprendere la morte – ha detto padre Alessandro Cardello – soltanto Dio può trovare in questa storia una parabola di vita, perché forte come la morte c’è solo l’amore che il Signore ha per noi. Possiamo entrare umanamente nel dolore della morte, soltanto se troviamo l’esperienza di Dio che ci accoglie con amicizia e misericordia, Dio ci ama con il fuoco e anche lui ha pianto la morte di Gesù, ma con lacrime che portano vita. Quando il Signore ci guarda – dice anche ancora padre Cardello – vede in noi Gesù e la sua amicizia verso di noi non morirà mai; noi dobbiamo stringere l’amicizia divina perché chi crede in questa vivrà in eterno.
Dio ci ama anche attraverso la morte. Accompagniamo questo nostro amico all’incontro con Gesù affinché tutti possano trovare un senso a questo dolore”.
All’uscita del feretro gli amici liberano in aria dei palloncini colorati per accompagnare, simbolicamente, Riccardo in cielo.
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