E’ tornata potabile ieri sera l’acqua nella zona di Terni Nord interessata da sabato da un’ordinanza che ne vietava l’utilizzo per qualsiasi uso, con un disservizio per circa 30mila persone.
Il sindaco Leopoldo di Girolamo, intorno alle 19.15 di ieri, lunedì primo maggio, ha firmato l’ordinanza di revoca dell’emergenza idrica per la zona di Terni Nord. La Usl 2 ha infatti comunicato – si legge in una nota del Comune di Terni – che tutti i campioni di acqua prelevati nel corso di questa emergenza attestano la potabilità dell’acqua. Pertanto non è necessario procedere allo svuotamento dei serbatoi domestici di accumulo.
E a seguito della revoca dell’ordinanza da parte del sindaco di Terni, il direttore generale della Sii, Paolo Rueca, ribadisce, così come indicato nella revoca dell’ordinanza stessa, che “anche i risultati della seconda e definitiva serie di analisi non hanno evidenziato presenza di sostanze inquinanti. L’Usl 2 ha infatti comunicato che tutti i campioni prelevati attestano la potabilità dell’acqua. Questo ha permesso di eliminare definitivamente ogni dubbio consentendo di revocare i divieti precedentemente emessi”. Sugli interventi attivati dagli organi preposti, Rueca afferma che “è stato un lavoro straordinario. Ha infatti impegnato al massimo Sii, Comune di Terni, Asm, Usl2, protezione civile e Arpa che hanno saputo affrontare in maniera tempestiva ed efficace la situazione, isolando subito il problema ed affrontando poi l’emergenza”. Rueca sottolinea poi “il lavoro dei tecnici e dei responsabili di tutti gli enti coinvolti, ai quali vanno i miei complimenti, per come hanno saputo dare mostra di competenza, professionalità e senso di responsabilità. Ora, superata questa fase – conclude il direttore generale – avvieremo subito gli approfondimenti su quanto accaduto per capire con estrema esattezza le ragioni del malfunzionamento verificatosi in modo, come già detto in precedenza, del tutto straordinario”.
Le polemiche, però, non si fermano ora che il problema è stato risolto. Ed anche la maggioranza vuole vedere chiaro sull’accaduto. “Abbiamo richiesto al sindaco e al presidente del consiglio comunale che nella pèrossima seduta del prossimo Consiglio Comunale di mercoledì 3 maggio, venga fornita una dettagliata informativa sulle cause delle criticità riscontrate per l’acqua potabile della parte nord della Città di Terni e di zone del Comune di Sangemini, sugli interventi effettuati, sui sistemi di monitoraggio, controllo ed informazione“. Lo hanno scritto in una loro nota il presidente del gruppo consiliare del Pd a Palazzo Spada Andrea Cavicchioli e il consigliere del Pd Francesco Filipponi. “E’ altresì necessario – hanno proseguito Cavicchioli e Filipponi – che vengano attivate tutte le forme di risarcimento per i danni subiti dalle attività economiche e per i cittadini delle zone interessate e che si chiarisca in maniera inequivocabile, per le doverose garanzie di tutela generale, quali forme di verifica costante e permanente della qualità dell’acqua potabile sono attuate e, in caso di carenze, quali provvedimenti verranno adottati per evitare ed in ogni caso prevenire problemi come quelli riscontrati nell’occasione”. “All’esito dell’informativa del sindaco – hanno concluso Cavicchioli e Filipponi – presenteremo un atto al consiglio comunale per specifici impegni dell’amministrazione anche per le iniziative da intraprendere nei confronti del SII, dell’Azienda USL 2, dell’ARPA e dell’ASM”.
Ad annunciare la convocazione della Quarta commissione consiliare è il suo presidente, l’esponente del M5s Federico Pasculli. “A seguito delle numerose segnalazioni ricevute dai cittadini che hanno lamentato evidenti carenze nelle fasi di gestione dell’emergenza seguita al guasto relativo ai filtri del centro idrico di Fontana di Polo, – evidenzia il consigliere di minoranza – richiederò con con urgenza la convocazione della quarta commissione di garanzia e controllo per far luce sui fatti relativi alla crisi idrica scaturita nella Zona di Terni Nord nella giornata del 29 aprile 2017 che ha coinvolto 30mila cittadini che avrebbero segnalato in primis il guasto diverse ore prima dell’ordinanza del sindaco”.
“La quarta commissione consiliare – prosegue Pasculli – secondo lo statuto e secondo l’art.39 del B.U.R.U. che regola la stessa, richiamando l’art. 39 comma 2 punto c, ‘verifica la corretta e tempestiva informazione dei cittadini da parte dell’Ente’, sarà volta a verificare e far piena chiarezza sui fatti citati. In quella sede riteniamo necessario che oltre alla partecipazione dei rappresentanti del servizio idrico, siano presenti anche il sindaco e l’assessore preposto all’ambiente, in modo tale che potremo chiarire la correttezza e l’efficacia delle procedure attuate. Mi auguro già l’indomani di ricevere una risposta affermativa a questa convocazione da tutte le parti interessate per poter stabilire con urgenza la data della commissione, convinto che gli stessi commissari della IV commissione converranno con me che questo non solo è un atto dovuto ma necessario”.
Dell’emergenza idrica a Terni Nord si parlerà anche in Regione: il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Liberati ha infatti chiesto chiarimenti alla presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Donatella Porzi, al presidente della Seconda commissione Eros Brega ed alla governatrice Catiuscia Marini. “Il sottoscritto consigliere – scrive Liberati – chiede che la Regione Umbria definisca esaustivamente i termini dell’accaduto in merito alla gestione idropotabile di Terni-San Gemini, visto che ad almeno 30/40.000 persone è stato inibito per circa tre giorni l’uso dell’acqua a scopo non solo alimentare. Si tratta uno degli episodi più gravi registrati in Umbria da circa 30 anni a questa parte. Si ricorda che, conformemente alle previsioni del Piano di Tutela Acque, la Regione Umbria sta finanziando pro quota i servizi acquedotti; depurazione; fognature; dighe e sistemi irrigui; con investimenti di fondi pubblici per oltre € 32 mln, salvo ulteriori costi imposti dai quadri di Piano d’Ambito/AURI.
Si invita pertanto ufficialmente la presidente dell’Assemblea Legislativa, Donatella Porzi, a sollecitare le comunicazioni formali del presidente della Giunta in Aula, in apertura della prossima seduta, alla luce degli obiettivi qualitativi e quantitativi sui corpi idrici, cristallizzati nella pianificazione regionale (PTA, Piano Risanamento Acque, etc.), in armonia con le normative nazionale e comunitarie. Si manifesta parimenti la disapprovazione di codesto Gruppo politico per la condotta silente tenuta dalla Regione nel corso dell’emergenza, non essendo stato reso noto alcun intervento pubblico della Giunta su un tema di tale portata e in favore di una componente comunitaria cruciale per questa regione, quella di Terni, ontologicamente consustanziale all’Umbria.
Ai fini della massima trasparenza e informazione pubblica, è pertanto necessario che la presidente di Giunta chiarisca ufficialmente in Aula:
Alla Commissione regionale Ambiente si chiede:
(aggiornato alle ore 10:30)