Nei giorni scorsi, il personale del Comando Stazione di Terni del Corpo forestale dello Stato, nel corso dei controlli sulla regolarità dell’attività venatoria ha sorpreso, in località Fosso Bianco del Comune di San Gemini, un uomo, cinquantenne residente in zona, il quale stava esercitando la caccia con un fucile semiautomatico il cui caricatore poteva contenere tre cartucce.
La normativa vigente in materia prevede che il caricatore dei fucili da caccia con canna ad anima liscia non possa contenere più di due cartucce, per cui l’utilizzo di un fucile sprovvisto del limitatore di colpi configura il reato di cui all’art. 30, comma 1 della L. 157/1992 (esercizio dell’attività venatoria con mezzi non consentiti) e si pone in palese contrasto con le convenzioni internazionali a tutela della fauna selvatica (Convenzione di Parigi).
Durante il controllo inoltre venivano rinvenuti, occultati negli indumenti del cacciatore, numerosi esemplari di avifauna protetta appena abbattuta. Si trattava di 4 frosoni, 2 fringuelli, 1 peppola e 1 tottavilla. Anche in questo caso la normativa prevede per chi abbatte o detiene specie di uccelli nei cui confronti la caccia non e’ consentita il reato di cui all’art. 30, comma 1 della L. 157/1992.
Il fucile, le cartucce e gli uccelli sono stati sottoposti a sequestro penale. Il responsabile dell’illecito è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria , rischia la pena dell’ammenda fino ad € 1.500,00.