Sono due fratelli di origini calabresi e residenti a Terni, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio, i due soggetti arrestati dalla Polizia di Stato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Terni su richiesta della locale Procura della Repubblica.
I due, poco più che trentenni, sono accusati di essere gli autori della rapina del 10 marzo scorso ai danni del supermercato EMI in via Di Vittorio, quando vi erano entrati, travisati in volto e pistola in mano, minacciando i commessi e riuscendo a prelevare dalle casse 1.600 euro in contanti. La coppia era poi fuggita a bordo di una Autobianchi Y10 vecchio modello.
Immediate le indagini della 3° Sezione Antirapina della Squadra Mobile, che con il coordinamento della Procura della Repubblica, ha iniziato a raccogliere ogni elemento utile alla loro identificazione. Dopo pochi giorni, infatti, gli investigatori hanno individuato l’auto, risultata rubata in zona pochi giorni prima della rapina; la visione delle telecamere interne ed esterne al supermercato e le testimonianze raccolte hanno consentito la completa ricostruzione di quanto accaduto.
Nel perquisire le loro abitazioni, in una, dove uno dei fratelli vive con la compagna, gli agenti hanno trovato, oltre ad oggetti e capi di abbigliamento – tra cui un passamontagna – che saranno oggetto di ulteriori accertamenti, anche 19 involucri contenenti 650 grammi di “marijuana”.
Oltre alla custodia in carcere su ordine del Giudice per rapina in concorso e ricettazione in concorso per entrambi, per uno di loro e la sua compagna è scattato anche l’arresto in flagranza per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Sono stati accompagnati in carcere dove si trovano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.