18mila mascherine donate all’ospedale di Terni messe sotto sequestro da parte della Guardia di Finanza. I presidi di protezione individuale erano stati donati dalla Ternana (10mila pezzi) e dalla Fondazione Carit (8mila pezzi) in piena emergenza Covid.
Il blitz è scattato in seguito a un’indagine della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli, nei confronti di una società distributrice del Lazio che, secondo l’ipotesi di reato, avrebbe autocertificato in modo illegittimo alcune caratteristiche dei dispositivi che non corrispondevano al vero. La società in questione si sarebbe avvalsa, infatti, di certificazioni Cee rilasciate da autorità cinesi che non avrebbero avuto facoltà di farlo.
Proprio da una partita di mascherine distribuite da questa società laziale sarebbero arrivate le donazioni di Ternana e Fondazione che ora si sono costituite parte lesa nei confronti del distributore. Il materiale sequestrato si trova nell’ospedale di Terni che attende gli sviluppi dell’indagine per capire se i dispositivi possano essere utilizzati o no.