Quattro vittorie, otto pareggi e nove sconfitte. La Ternana chiude il girone d’andata al penultimo posto in classifica alla fine di un campionato mai esaltate con tanti bassi e nessun acuto, un trend che ha prodotto soltanto 20 punti in classifica. La sconfitta casalinga con l’Ascoli è stato solo l’ultimo schiaffo dato ad una squadra che non riesce proprio a decollare. Con soli 20 goal all’attivo e la seconda peggior difesa del campionato (30 goal subiti in 21 partite), la squadra di Carbone sembra andare lentamente alla deriva nonostante gli sforzi del suo “marinaio” migliore, Felipe Avenatti, che con i suoi 9 goal ( quattro di testa e cinque di sinistro) tiene ancora a galla le fere. Un goal ogni 166 minuti se si tiene conto delle sostituzioni e delle volte che è entrato a partita iniziata. Uno score importante a cui si aggiungono anche 3 assist. La somma dei goal e degli assist fornisce un numero che mostra come la Ternana, in questo momento, dipenda esclusivamente da questo giocatore (12 volte decisivo su 20 goal realizzati dalla squadra).
Ma le prodezze dell’attaccante uruguaiano da sole non bastano. Già alla prima di ritorno, con il Pisa, servirà una squadra compatta con più soluzioni e una difesa meno ballerina per tentare di restare aggrappati alla serie B. La squadra toscana non se la passa molto meglio degli umbri. La compagine del carismatico tecnico Rino Gattuso ha soltanto un punto in più dei rossoverdi e all’andata, al Liberati, è stata sconfitta di misura per 1 a 0 con rete, neanche a dirlo, di Avenatti. Per evitare di naufragare nella serie inferiore servirà anche una maggiore disciplina. Le 67 ammonizioni e i sette cartellini rossi sventolati in faccia ai giocatori rossoverdi nel girone d’andata evidenziano come ci sia bisogno di una maggiore tranquillità in campo.
Dopo i neroazzurri la Ternana dovrà vedersela in rapida successione con il Cittadella (in casa) il 28 gennaio, con lo Spezia (in trasferta) il 4 febbraio e con il Perugia al Liberati il 12 febbraio. Vista la vicinanza con il giorno del patrono c’è da augurarsi che San Valentino getti il suo sguardo benevolo sui giocatori di Carbone per evitare che siano proprio i “cugini” bianco-rossi a mettere la parola fine sulla permanenza in Serie B della squadra di Longarini.