Terni

Ternana, nervi tesi in casa rossoverde dopo il ko di Avellino | Pochesci in bilico

Una sconfitta amara, non tanto per il risultato, quanto per come la Ternana Unicusano ha affrontato la gara al “Partenio”, persa malamente per 2-1 contro un Avellino robusto. La squadra di mister Pochesci non è praticamente scesa in campo, la sfortuna ci ha messo del suo con l’infortunio in fase di riscaldamento del bomber Montalto, ma, a parte il gioiellino di famiglia Plizzari, i rossoverdi non sono stati all’altezza di una gara che valeva buona parte della stagione. I ‘lupi’ hanno controllato per tutta la gara il match, subendo soltanto negli ultimi dieci minuti di partita, quando Tremolada ha trovato lo splendido gol del 2-1 finale.

Un gol per tempo, Asencio al 24′ e Bidaoui al 54′ hanno steso una Ternana molle e poco reattiva che ha palesato tutti i limiti tecnici che, fino a questo momento, non le hanno ancora consentito di vincere fuori casa.

Il terzultimo posto in classifica è aggravato dai rapporti tesi tra tecnico-presidente e patron che non sembrano avere quella sintonia e comunità di intenti di inizio stagione. La dura presa di posizione di Stefano Bandecchi dei giorni scorsi, quando aveva concesso un ultimatum di 4 partite a Pochesci e squadra per fare meglio, è scaduto e, alla luce dei risultati, il patron non dovrebbe essere contento di quanto ottenuto.

Difficile capire se Sandro Pochesci rischi l’esonero, ma la società dovrebbe aver capito che la squadra ha bisogno di innesti importanti per evitare una situazione che inizia a preoccupare. Tra frecciatine e allusioni, il 2017 si chiude nel peggiore dei modi; sconfitta e tecnico a rischio esonero. Eppure è sembrato che la squadra, almeno fino alla partita di ieri, abbia seguito le idee di gioco del tecnico, amato dalla tifoseria, ma, forse, non più dalla dirigenza.

Se il problema sono i risultati, è fin troppo evidente che le dichiarazioni del presidente Ranucci e del patron Bandecchi sulla competitività della rosa attuale non abbiano trovato riscontro sul campo e che la mentalità vincente non basta a vincere. Per quello, oltre all’organizzazione di gioco, alle idee, servono, appunto, i giocatori. Senza togliere a nessuno dei componenti della rosa attuale che ha sempre dimostrato di lottare e sacrificarsi, atteggiamenti che evidentemente non sono sufficienti.

Vedremo, nelle prossime ore, se Bandecchi rinnoverà la fiducia a Pochesci e, soprattutto, se a gennaio arriveranno rinforzi adeguati al campionato che il patron si aspetta.