Cena di squadra per fare gruppo e compattare l’ambiente in vista dell’impegno che vale una stagione; inserimento degli amatissimi ex Fabris e Brevi nello staff tecnico per dare un senso alla storia rossoverde. La prossima partita in trasferta contro l’Ascoli è una di quelle da dentro o fuori che possono cambiare i destini di una squadra.
Così la Ternana si prepara ad affrontare la diretta concorrente alla salvezza e a confermare il trend positivo delle ultime prestazione, dove De Canio ha dato prova di poter ambire a quell’impresa che lo aveva spinto ad accettare l’incarico di allenatore rossoverde dopo l’esonero di Pochesci.
Nella conferenza stampa pre-gara di questa mattina, De Canio ha fatto capire in una frase il senso della sua ‘cura rossoverde’: “Rappresentiamo una città, una società che ha una storia”.
Le motivazioni in queste situazioni di classifica e in queste situazioni tenciche fanno sempre la differenza e come ha aggiunto il mister: “Il lavoro psicologico deve andare di pari passo rispetto a quello atletico e tattico”. Al momento sembra che la cura funzioni, ma l’Ascoli è avversario temibilissimo, visto che Cosmi cerca punti salvezza tanto quanto la Ternana.
“Attenzione, concentrazione e orgoglio” – questo ha chiesto De Canio ai suoi giocatori nei confornti dei quali ha speso parole di stima per l’impegno e la dedizione dimostrati per la squadra. Tanto che qualche scelta tecnica ha destato sorprese, come l’esclusione di Angiulli dai 22 convocati, forzata invece quella di Vitiello, indisponibile. Recuperata la pedina fondamentale del centrocampo: Paolucci ci sarà e troverà sicuramente il suo naturale posto in mezzo al centrocampo rossoverde.
De Canio vuole adattare la sua squadra alle differenti partite e anche sul modulo non si sbilancia: “I moduli non fanno la differenza – ha specificato il tecnico – la differenza la fa l’organizzazione di gioco. Vedremo quale sarà la migliore contro l’Ascoli”.