Categorie: Cronaca Terni

Ternana, la società ancora bersaglio di polemiche dei tifosi: “7 anni di devastazione”

dell'Associazione Simboli e Colori della città di Terni

Con lo slogan “sostieni il cambiamento” è finalmente partita la campagna abbonamenti della Ternana Calcio per la stagione 2011-2012 presentata ufficialmente qualche giorno fa. Per il prossimo campionato saranno aperti al pubblico soltanto i seguenti settori dello stadio L. Liberati: Distinti B, Tribuna B,Curva Est e Curva San Martino (quest’ultima riservata alle tifoserie ospiti), per una capienza totale di 6000 posti circa, in evidente contrasto quindi con gli imponenti lavori realizzati dal Comune e relativi alla sicurezza esterna ed interna della struttura per poter
mantenere l’impianto alla capienza di 18.000 spettatori circa. L’Amministratore Unico rossoverde ha motivato la propria scelta, arbitraria ed unilaterale (a meno che non sia stata concordata con il Comune…..e ciò sarebbe molto grave), con la necessità di contenere i costi, e quindi la decisione della Ternana Calcio di ridurre la capienza dello stadio del 75% rende di fatto inutili gli imponenti lavori di adeguamento realizzati dal Comune con i soldi dei cittadini Ternani. Il tutto in un periodo in cui le ditte fornitrici del Comune “battono cassa per i ritardi delle spettanze e c’è chi minaccia ingiunzioni e pignoramenti all’Ente”, come riportato in data 22 agosto 2011 dal G.d.U. e mentre leggiamo di cittadini in gravi difficoltà economiche che si incatenano davanti Palazzo Spada per richiamare l’attenzione sui tagli delle utenze che purtroppo non riuscivano ad onorare per poche decine di euro, mentre chi usufruisce dell’impianto non onora da anni la Convenzione in essere (si è superata la soglia del milione di euro di canoni impagati verso il Comune) e non assolve da anni alla manutenzione dell’impianto. Per tornare ai settori che la Ternana Calcio ha scelto di aprire ai tifosi, vogliamo evidenziare ancora una volta che per quanto riguarda i distinti B, sarà a disposizione dell’intero settore (e cioè di circa 2.500 persone) un solo gruppo di servizi igienici (più precisamente quelli del bar al piano primo), oltre ad un solo servizio per i portatori di handicap: vorremmo sapere chi ha dato l’agibilità dell’impianto, che l’Amministratore Unico come riportato al G.d.U. del 24 Agosto dichiara essere estesa a tutti i settori che ad oggi versano nelle condizioni visibili nel video (clicca qui) . Ci chiediamo a quale privato cittadino verrebbe concessa l’agibilità per un immobile fatiscente, rugginoso, sporco, ammuffito, senza bagni, pieno di
infiltrazioni d’acqua, piante cresciute all’interno, gradini delle scale a spigolo vivo e privo dei più elementari requisiti igienico-sanitari, oltre che
strutturali in più parti! In tutto ciò vogliamo ricordare all’Amministratore Unico rossoverde che nessun lavoro di ripristino ad oggi è stato eseguito, se si eccettua il taglio dell’erba in alcune scarpate , qualche lavoro negli spogliatoi(realizzati secondo Zadotti “perché chi viene a Terni deve stare comodo”…..e i tifosi Ternani invece?), una generale botta di ramazza e un operazione di “maquillage” ai derelitti bagni posti al piano terra dei distinti B lato est e che pertanto la situazione all’attualità è quella che si vede nel video, contrariamente a quanto dichiarato dallo stesso Amministratore Unico. A questo punto ci rivolgeremo alle preposte autorità di controllo, amministrative e/o giudiziarie, per accertare la necessità delle spese sostenute dal Comune per il mantenimento della capienza del Liberati, visto che la Ternana Calcio intende usufruire della sola capienza ridotta di 6000 posti circa, per la quale non erano necessari adeguamenti e spese da parte dell’Ente pubblico proprietario, nonché per accertare l’effettiva agibilità dell’impianto. Restiamo comunque stupiti dall’indifferenza e dalla cecità di tutta la classe politica che, giustamente, ha individuato e denunciato alcune erbacce nel getto d’acqua della fontana di Piazza Tacito e vandalismi gratuiti in città, ma non si accorge del degrado imperante e dei “vandalismi autorizzati” del Libero Liberati e dintorni. Nell’attesa di quanto sopra, vorremmo chiarire alla Ternana Calcio che il tanto sbandierato “cambiamento” sarà realizzato, per noi, in conseguenza dei seguenti adempimenti:

– pagamento di tutti i canoni arretrati maturati a tutt’oggi in favore del Comune di Terni per l’utilizzo del Liberati, come da Convenzione in essere tra le parti;
– rispristino dello stadio in ogni sua parte, così da poter usufruire dell’impianto
nella sua totalità e nelle idonee condizioni strutturali ed igienico-sanitarie;
– ritiro delle denunce, querele e richieste di danni pendenti verso istituzioni, giornalisti e tifosi e scuse per quelle passate; Inoltre restano per noi fondamentali i chiarimenti alla città ed ai tifosi sulle seguenti questioni: quote societarie sequestrate; quote facenti capo alla Fiduciaria San Babila di Milano; concessione in gestione del settore giovanile rossoverde (caso crediamo unico nel panorama nazionale); organigramma e proprietà
della Scuola Calcio G. Taddei. Vorremmo poi avere delucidazioni da parte dell’attuale Amministratore Unico su quelle che lui stesso giudica incomprensibili spese e scelte delle precedenti gestioni: crediamo che una volta gettato il sasso nello stagno sia necessario precisare fatti e circostanze…..dopo 7 anni di devastazione, crediamo sia un atto dovuto nei confronti della città. Una volta che la Ternana Calcio abbia ottemperato e/o chiarito i punti sopra esposti si potrà, secondo noi, cominciare a parlare di volontà di cambiamento dimostrata dai fatti e non
più da chiacchiere, o da gesti “simbolici” e propagandistici, senza alcun peso specifico.