La Ternana è in vendita, ora è ufficiale. Il presidente Stefano D’Alessandro ha comunicato che vuole vendere la società rossoverde: “Tra le varie motivazioni, gli impegni aziendali sempre più rilevanti, anche negli Stati Uniti, che non consentono alla proprietà di dedicare al Club l’attenzione e le energie che la Ternana merita. Una riflessione approfondita e responsabile ha portato a maturare questa decisione, nel pieno rispetto della società, dei tifosi e del territorio”. Ovviamente c’è dell’altro. D’Alessandro aveva puntato sull’all-in con la promozione in serie B, ma la sconfitta contro il Pescara ha destato un certo scontento in famiglia D’Alessandro, per non parlare delle scadenze economiche alle quali bisogna far fronte per mantenere un club come la Ternana in serie C.
La breve esperienza del presidente D’Alessandro è stata caratterizzata da errori su errori, a iniziare dalla cacciata dell’ex Dg Diego Foresti, con il quale la Ternana aveva trovato punto di riferimento solido e affidabile, oltre ad aver costruito di fatto una rosa che non avrebbe dovuto aver rivali nel proprio girone. Poi la ‘notte dei brogli’, per dirla con Manzoni, con l’esonero lampo di Abate rientrato dopo poche ore. Poi l’esonero vero e proprio di Abate, con la scelta di Liverani. Quando il presidente si è reso conto di dover affrontare i playoff ha tolto la squadra a mister Abate, amatissimo da tifosi e giocatori, non considerando che in certi momenti è più importante il gruppo che la cifra tecnica a disposizione. Pescara docet. Poi l’ostinazione con la quale si è perseguita la ricerca e la restituzione dei punti di penalizzazione, per la quale lo stesso D’Alessandro aveva chiesto alla stampa “Titoloni”.
I “titoloni”, come aveva chiesto il presidente D’Alessandro, di solito arrivano quando si ottengono vittorie o si hanno particolari meriti sportivi. Oppure quando si decide di lasciare un progetto rispetto al quale si erano spese parole importanti e si erano assicurati certi obiettivi e traguardi. Qui ecco, i “titoloni” sono arrivati, anzi, per essere più precisi, i titoli di coda.
Secondo quanto è stato possibile apprendere, sembra che il sindaco Stefano Bandecchi stia lavorando per mediare la vendita della Ternana e che sia spuntata una società romana quotata in borsa interessata all’acquisto della società rossoverde. Intanto incombono le scadenze dei pagamenti del primo luglio e del primo agosto. E bisogna evitare ulteriori pesanti sanzioni.