La promozione della Ternana Calcio in serie B è stata salutata dal sindaco di Terni come ‘un rinascimento ternano’ con una nota sul sito ufficiale del Comune: “Oggi poi festeggiamo insieme, nonostante il distanziamento, il ritorno della Ternana in serie B. È qualcosa più di un evento sportivo: è un segnale di rinascimento, di ripartenza” – affermava il sindaco, citando poi i meriti del presidente Bandecchi “La Ternana, grazie ad un’idea geniale del presidente Bandecchi è entrata ogni settimana nelle nostre case attraverso la TV e ci ha consentito di vivere emozioni fortissime aiutandoci a superare questo periodo terribile, dandoci forza, slancio e orgoglio. Stefano Bandecchi non è ternano ma sta abituandosi ad esserlo. Da parte nostra ce la metteremo tutta per farlo sentire sempre di più parte di questa comunità. A tutti i ragazzi e ai componenti della squadra non posso che inviare i miei ringraziamenti per averci regalato il sorriso in un periodo così difficile, con l’augurio che si sentano Fere per tutta la vita”.
Queste dichiarazioni secondo il Pd, il M5S, Senso Civico e Terni Immagina “rappresentano il punto più basso di un’esperienza amministrativa fallimentare che riesce a riscuotere ancora un minimo di apprezzamento solo entrando in scia dei successi altrui. Successi di una società sportiva e di un presidente come Bandecchi, che sono arrivati nonostante certa politica locale, con la solita sudditanza verso il capoluogo di regione, stia facendo di tutto per allontanarlo”.
Evidente il riferimento alle dichiarazioni choc del presidente della Ternana che, alla vigilia della partita del B-day contro l’Avellino, aveva espresso la volontà di lasciare il mondo del calcio “perché drogato” di soldi. Probabilmente il numero uno rossoverde deve essere abbastanza infastidito per la piega che hanno preso gli iter di discussione politica sulle questioni del nuovo stadio e della clinica privata che Bandecchi vorrebbe costruire a Terni.
“Fa bene il sindaco a parlare di rinascimento, se intende il rinascimento delle tariffe dell’acqua dopo la svendita ai privati, delle bollette pazze della Tari – incalzano le opposizioni – Il rinascimento dei ritardi sulle politiche per le fasce deboli come il contributi per gli affitti, i bonus spesa e case popolari che non arrivano. Il rinascimento delle discariche abusive, delle buche sulle strade, il rinascimento dei valori delle polveri sottili e dell’inquinamento in una città dove a causa di questo si muore di più che altrove. Il rinascimento degli stipendi della giunta più pagata della storia – conclude la minoranza – Non è più tempo di giocare, è tempo di dimostrare se si vuole governare la città per la città, oppure come uomini di una destra che abbiamo visto bene come abbia più a cuore la prosperità altri territori rispetto al nostro”.