Categorie: Sport Terni

Ternana Calcio: i tifosi della Curva Est tornano a proporre il voucher

Curva Est

F. Zadotti: il cambiamento … o la mela avvelenata ?!

Voucher un nostro diritto, un vostro dovere !!!

“Una meravigliosa cavalcata verso il sogno della serie B, un entusiasmo ritrovato, il dialogo, la disponibilità, tutte facce (quasi) nuove. Era ciò che Terni desiderava. Nel giro di qualche settimana tutto è cambiato. Il primo inequivocabile segnale c’è stato il giorno del trionfo, quando inopportune sfilate e ridicoli quadretti di “famiglia” hanno di fatto rubato la scena ai tifosi ed alla squadra, ed hanno dato inizio alla fine di una agognata metamorfosi. Al posto del cambiamento sono di nuovo subentrate la supponenza di chi si crede intoccabile, la presunzione di aver capito tutto, l’arroganza di credere di poter fare ciò che si vuole. Tornando al Voucher, ricordando a tutti che trattasi di un abbonamento alternativo, valido solo per le partite casalinghe, non legato alla tessera del tifoso, legittimato e proposto dal ministero degli interni tramite l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive in data 30 maggio 2012, vogliamo far presente che ci stiamo battendo per un nostro diritto e confrontando con tutti i componenti della Ternana Calcio da molto prima della fine dello scorso campionato, e possiamo serenamente affermare che siamo passati dalla disponibilità e collaborazione, ai silenzi e alle prese in giro. L’unico eco di questo ultimo mese sono state le demenziali falsità messe in giro da mediocri uomini di corte o da qualche inconsapevole sempliciotto, che ci hanno riportato con la mente ad un nefasto recente passato. Rimbombanti anche i silenzi dell’informazione e della politica. Benché informatissimi sulla tematica del Voucher hanno fatto finta di non sapere, dando vita alla più squallida versione del Ponzio Pilato. La nostre sensazioni ci portano a pensare che diverse “menti originali” stiano facendo tutto il possibile per toglierci di torno, favorendo sempre più il prolificare di tifosi d’allevamento preventivamente ammaestrati, pronti a fare il verso al minimo accenno di comando. Per quanto ci riguarda, sig. Zadotti, noi preferiamo una negazione al silenzio dal sapore denigratorio, e non dimentichi mai che noi ci saremo sempre, dentro o fuori lo stadio, a difesa di una passione e a sostegno di una maglia e di una città.”