Il calciatore della squadra pugliese espulso dalla panchina, evento che le scommesse sportive pagavano 24 volte la posta
Sul 3-0 per il Bari, a pochi minuti dal fischio che avrebbe sancito la permanenza del Bari in Serie B grazie al rotondo successo sulla Ternana, il calciatore dei pugliesi, Nicola Bellomo, ha iniziato a discutere animatamente con un raccattapalle, fino a quando l’arbitro La Penna non ha raggiunto la panchina estraendo nei suoi confronti il cartellino rosso.
Episodio che ha fatto solo sorridere i tifosi baresi, in una sera di gioia. Ma che ora potrebbe portare a degli sviluppo clamorosi, visto che la Procura della Ficg ha aperto un’inchiesta sul caso, come riportato dalla stampa nazionale. L’espulsione di Bellomo era infatti quotata 24 volte la posta, considerando che il calciatore non partiva tra i titolari (ed infatti non è stato neanche impiegato). Eppure, a quanto pare secondo diverse “bollette” postate, in diversi hanno puntato su questo evento così improbabile.
Il procuratore Chiné vuole verificare il reale flusso delle scommesse con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Oltre a sentire lo stesso Bellomo e anche l’arbitro La Penna che lo ha espulso.
La Lega Serie B, con una nota, assicura la massima collaborazione per far luce su questa vicenda: “La Lega Serie B è, da sempre, attenta a tutti gli aspetti che ruotano attorno alle condotte antisportive, il cui contrasto parte dalla costante analisi di questi fenomeni. Una verifica condotta con il supporto operativo dell’Unità Informativa Scommesse Sportive e del Gruppo Investigativo Scommesse Sportive, organismi creati dal Ministero degli Interni, oltre che dalla formazione e informazione che ogni anno la Lega Serie B svolge nei club, insieme all’Aic, con il progetto ‘Il calcio non è solo un gioco’. Allo stesso modo la LNPB è vigile verso tutte le fattispecie di doping amministrativo quale elemento che altera l’equa competizione.
La convinzione della lotta a crimini che minacciano la credibilità, l’onorabilità e il lavoro di promozione del campionato, che Lega B e le società portano avanti in modo incessante ogni anno, è ulteriormente ribadita dalla costituzione quale parte civile in ogni procedimento che riguarda questo genere di reato.
Per tutti questi motivi la Lega B ribadisce, anche alla luce dei recenti deferimenti e all’apertura delle indagini relative a presunte condotte antisportive degli ultimi giorni di alcuni giocatori, che sarà come sempre in prima linea nella collaborazione con la giustizia sportiva per accertare e garantire il rispetto delle regole“.
Una vicenda che, qualora venissero accertate responsabilità, potrebbe avere gravi conseguenze per gli interessati ed anche riscrivere l’esito dello scontro salvezza.