“Il governo nazionale deve fare la propria parte in maniera concreta e celere, non solo sul versante delle consegne di quanto di loro competenza, ma anche con una politica gestionale che non impedisca o rallenti eccessivamente gli ordini dei donatori privati. I dieci ventilatori inviati ieri, tra terapia intensiva e sub intensiva, sono un primo passo frutto di una decisa interlocuzione portata avanti dalla Regione, con in testa la presidente Tesei. Noi nel frattempo continuiamo ad agire parallelamente anche in maniera autonoma per essere pronti in caso di aumento delle criticità”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto.
“Siamo partiti da un numero limitato di posti in terapia intensiva. Per questo la nostra prima richiesta al governo è stata di 60 ventilatori che da Roma hanno pensato bene di ridurre a 28. Nonostante ciò, stiamo seguendo un preciso schema – aggiunge l’assessore – che prevede almeno 48 posti letto in più per la terapia intensiva a disposizione delle strutture umbre. Ma perché questo accada nei prossimi 14 giorni, è necessario riuscire a ricevere anche le strumentazioni che ci sono state donate. L’Umbria in questo versante, grazie alla generosità di Fondazioni e soggetti privati, si è mossa in grande anticipo.
“La politica nazionale, che vede la requisizione da parte della Consip di una gran fetta della produzione, rallenta però i tempi di consegna dei ventilatori acquistati, e in parte già pagati, dai donatori. Anche qui il Governo deve essere chiaro: o requisisce e ci consegna quanto dovuto, o ci permette di agire in maniera autonoma. Ad oggi, nonostante le sollecitazioni della presidente Tesei in Conferenza delle Regioni, non abbiamo ricevuto risposte esaustive in tal senso”.
I posti di terapia intensiva complessivi, in tutti i reparti umbri, corrispondevano a 69 unità. La prima parte dell’ampliamento ha portato agli 85 attuali che diverranno 117 (con possibilità di ulteriore incremento se necessario) suddivisi secondo lo schema allegato. L’incremento totale sarà di almeno 48 posti a fronte dei 35 richiesti dal Ministero.