Categorie: Cronaca Perugia

Tentano di taccheggiare supermercato in via Fiesole. Furto sventato dal responsabile

Due giovani donne, con in braccio un bambino, e munite di borse schermate a tracolla, sono entrate nel primo pomeriggio di ieri in un supermercato di via Fiesole. Le due, di 18 e 24 anni entrambe di nazionalità rumena, sono state notate subito dal responsabile dell'attività, che ne ha seguito i movimenti tra gli scaffali. La chiamata alla polizia è scattata nel giro di poco, mentre le due erano -secondo la ricostruzione della polizia- nel reparto cosmesi, a infilare prodotti nelle capienti borse. Mentre arrivava la volante, le due donne si sono recate alle casse per pagare solo pochi prodotti. All'interno delle borse, i poliziotti hanno rinvenuto però merce per il valore di 250 euro, e hanno denunciato le due per furto aggravato in concorso.

Furto a Fontivegge – Sempre nel pomeriggio di ieri, due donne, ventenni di nazionalità rumena, sono state denunciate la prima per favoreggiamento personale e la seconda per ricettazione.

Le due nel pomeriggio di ieri si trovavano in zona Fontivegge insieme ad una altra giovane connazionale, quando sono state avvicinate da un uomo a bordo di una macchina. Questi, 30enne di origine peruviana, dopo aver chiacchierato con le giovani donne si è allontanato in compagnia di una di loro. Solo dopo averla riaccompagnata nello stesso luogo dove l’aveva conosciuta e ripreso il suo cammino, si è accorto di essere stato derubato di un bracciale in oro e di 500 euro sottratti dal suo portafogli.

Gli agenti della volante, allertati al 113 dall'uomo, hanno rintracciato nel giro di poco due delle tre ragazze a cui lo sconosciuto si era avvicinato. Da una serie di accertamenti e riscontri, i poliziotti sono riusciti a recuperare la refurtiva, riconsegnata al malcapitato e a denunciare le due donne, mentre sono in corso ulteriori indagini per identificare la responsabile del furto.

Controlli antiprostituzione – Nella serata di ieri, infine, è stata arrestata una donna di 28 anni, nel corso dei controlli antiprostituzione nella zona del Pantano.

Sulla donna, proveniente dalla Bosnia Erzegovina, pendeva un provvedimento di carcerazione per una pena definitiva di 5 mesi e 20 giorni, emesso dalla sezione distaccata del Tribunale di Città di Castello per violazione delle leggi sull’immigrazione, in quanto rientrata nel territorio nazionale dopo essere stata espulsa. (fda)