Si moltiplicano, nell’eugubino-gualdese, i casi della cosiddetta “truffa dello specchietto”. Questa volta è toccato ad un anziano signore di Gualdo Tadino subire il tentativo di raggiro di un giovane che lo accusava di avergli rotto lo specchietto retrovisore dell’auto in un improbabile sinistro stradale. Ovviamente rivolgendogli poi la conseguente richiesta di denaro per sistemare il “danno”.
L’anziano, resosi subito conto della truffa, “solo grazie ai numerosi spot televisivi e interventi di istituzioni e carabinieri in primis” ha dichiarato, si è subito rifiutato di pagare e, timoroso per le eventuali conseguenze, si è subito rifugiato in un vicino esercizio pubblico per chiamare il 112. La pattuglia giunta sul posto, grazie alla minuziosa descrizione dell’uomo fornita dall’anziano, ha subito intercettato il malvivente che, nel frattempo, aveva già avvicinato la sua seconda vittima, tentando di estorcergli del denaro con la stessa scusa.
Alla vista dei militari, l’uomo, a bordo della sua auto, ha iniziato una folle fuga in pieno centro abitato, percorrendo strade principali e molto trafficate contromano, mettendo a serio rischio e pericolo l’incolumità pubblica. Solo grazie alla pronta risposta dell’Arma locale, alla fine, è stato bloccato ed assicurato alla giustizia.
L’uomo, un italiano di 30 anni, è stato accompagnato in caserma e dichiarato in stato di arresto per tentata truffa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. Giudicato con rito direttissimo nel Tribunale di Perugia, il giovane ha patteggiato ed è stato rimesso in libertà.