Non sono rimasti sorpresi i Carabinieri di Bettona quando la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Assisi, li ha inviati a Torgiano dove alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di un uomo che, dopo essere entrato nel parcheggio di un’abitazione, avrebbe tentato di rubare un furgone.
Quanto stava accadendo, infatti, era la precisa ripetizione di un episodio verificatosi circa un mese addietro quando un uomo, dopo aver violato la recinzione del medesimo parcheggio, aveva rubato un furgone ma era stato rintracciato poco dopo dagli stessi militari di Bettona che lo avevano arrestato.
Quando sono arrivati sul posto, vi hanno trovato lo stesso uomo arrestato il mese precedente che, avendo presumibilmente ingerito sostanze alcooliche, aveva nuovamente scavalcato la recinzione entrando nel parcheggio dell’abitazione cercando di rubare nuovamente il medesimo furgone.
Non riuscendovi si sarebbe quindi accanito contro l’abitazione del proprietario del mezzo, cominciando a suonare con insistenza i campanelli e reclamando a gran voce il pagamento di somme di denaro per pregressi lavori effettuati e mai pagati. Lo schiamazzo causato nell’orario notturno, ha richiamato l’attenzione di varie persone che immediatamente hanno segnalato l’accaduto ai Carabinieri di Assisi.
I militari hanno tentato invano di dialogare con l’uomo che invece gli si è scagliato contro cominciando a proferire frasi oltraggiose e minacciose e prendendo a spintonarli. In breve tempo la situazione è degenerata in una colluttazione tra l’uomo e i militari i quali lo hanno successivamente bloccato.
Sul posto è intervenuto anche personale del Nucleo Operativo e Radiomobile di Assisi in rinforzo e dopo aver relazionato il tutto al Magistrato di turno, l’uomo è stato tratto in arresto per le ipotesi di reato di violazione di domicilio, tentato furto del furgone, nonché minaccia e violenza a pubblico ufficiale.
Giudicato con rito direttissimo il Giudice, valutata la pericolosità sociale dell’arrestato e la reiterazione dei reati, ne ha disposto la traduzione presso il Carcere di Capanne.
In ultimo, gli stessi Carabinieri di Bettona, già nella mattinata, avevano proceduto ad una perquisizione domiciliare a Marsciano rinvenendo un fucile da caccia il cui possesso non sarebbe mai stato dichiarato secondo quanto previsto dal Testo Unico per le Leggi di P.S..
Gli ulteriori accertamenti eseguiti hanno permesso anche di appurare che i detentori dell’arma, non sarebbero in possesso di titolo abilitativo.
Per la vicenda i Carabinieri hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un uomo ed una donna per l’ipotesi di reato di detenzione abusiva di arma da sparo.