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Televuscom, Rifondazione Comunista preoccupata per lo stallo dell'azienda. “Ripensare composizione Controllo Analogo”

di Enrico Flamini (*)

Giovedì 1 settembre, presso il Circolo di Bevagna, si è tenuta una riunione congiunta dei circoli di Rifondazione Comunista dell’Area Vasta “Foligno-Spoleto-Valnerina”, con la presenza del segretario provinciale Enrico Flamini, per analizzare le vicende che hanno interessato, anche di recente, la VUS spa e per definire la linea politica del Partito.
Il Partito della Rifondazione Comunista ribadisce la propria forte preoccupazione per lo stato di stallo in cui sta versando la VUS, che rischia di incidere negativamente sulla qualità dei servizi pubblici locali.
Allo stesso tempo, il PRC ribadisce la propria ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi di privatizzazione dei servizi pubblici locali: l’obiettivo che la classe dirigente dell’Area Vasta si deve porre è semmai quello di rilanciare la qualità dei servizi ed una loro equa articolazione su tutti i territori, garantendone l’efficienza e la capacità di conseguire i risultati previsti in tempi certi, e non già quello di svendere il patrimonio pubblico ai privati.
Il modello della VUS, quale società multiutility al 100% pubblica, è semmai da esportare anche nel resto della Provincia, dove invece i servizi pubblici sono gestiti da società partecipate da soggetti privati, con evidenti ripercussioni sulla qualità e sui costi dei servizi, ma anche con conseguenze negative sul governo democratico dei territori: la gestione di servizi fondamentali da parte dei privati, infatti, incide anche sul livello di democrazia dei territori, dal momento che comporta una sottrazione di sovranità dei cittadini e delle istituzioni democratiche dei Comuni.
Ma difendere il carattere pubblico dei “beni comuni” contro gli appetiti dei privati non significa non riconoscere le lacune e le criticità che, specie riguardo il servizio di igiene urbana e la raccolta differenziata, caratterizzano l’attuale servizio: per questo, Rifondazione Comunista chiede l’azzeramento dell’attuale consiglio di amministrazione, in modo da permettere la costruzione di soluzioni che possano rilanciare l’azienda. L’ipotesi che il cda possa rimanere in carica nonostante le dimissioni del presidente Sergio Villa non può essere neanche tenuta in considerazione: sul piano politico, infatti, sarebbe profondamente sbagliato pensare di poter scindere le responsabilità dei singoli membri del consiglio d’amministrazione, scaricando il peso della situazione in cui versa la VUS sul solo presidente uscente.
Allo stesso modo, il PRC ritiene che si debba verificare anche il funzionamento e la composizione degli organi di controllo analogo che, con particolare riferimento alle vicende legate alla VUScom, non sembrano aver funzionato appieno.
Difendere i beni comuni, contrastare le ipotesi di privatizzazione tanto di VUS spa che di VUScom, rilanciare la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici locali ed in particolare la raccolta differenziata, rinnovare interamente il cda della Valle Umbra Servizi, ridefinire i meccanismi di funzionamento e di partecipazione degli organi di controllo analogo: sono queste le azioni che i Comuni dell’Area Vasta “Foligno-Spoleto-Valnerina” devono mettere in campo, per difendere il patrimonio pubblico che in questi anni si è saputo costruire nel territorio e per garantire un salto di qualità nell’erogazione dei servizi.
Per questo, il PRC, anche al fine di costruire un percorso partecipato con i cittadini, promuove la costituzione dei “comitati per i beni comuni” che, ereditando la straordinaria esperienza dei “comitati per l’acqua pubblica”, sappiano difendere il risultato referendario del 12 e 13 giugno, il cui pronunciamento politico vale non solo per il servizio idrico integrato, ma per tutti i servizi pubblici locali.

(*) Segretario provinciale – Circoli dell’Area Vasta “Foligno-Spoleto-Valnerina”