Telemetria, monitorata la migrazione delle beccacce dall'Italia

Telemetria, monitorata la migrazione delle beccacce dall’Italia

Redazione

Telemetria, monitorata la migrazione delle beccacce dall’Italia

Mer, 13/03/2024 - 09:33

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Gli spostamenti degli esemplari tracciati dallo studio Federcaccia, Amici i Scolopax e Università di Milano

Dall’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali Federcaccia aggiornamenti sui rilevamenti con la telemetria delle beccacce interessate dalla migrazione.

Dopo le partenze di Barone e Peverella, rispettivamente da Pantelleria e dalla Sardegna hanno iniziato gli spostamenti le beccacce Perla del Conero, marcata nelle Marche, e altre tre beccacce dalla Sicilia, di cui altre due da Pantelleria e una dal Bosco della Ficuzza, in provincia di Palermo. Si tratta dei soggetti battezzati Pantesca, Pantelleria 2 e Sicilia 2.

La beccaccia Perla del Conero si trova oggi in Repubblica ceca, mentre Pantesca ha raggiunto la Serbia. Le altre due sono in Italia, rispettivamente in Basilicata e Campania. Inoltre, hanno cominciato gli spostamenti la beccaccia UNCZA, marcata nel Parco della Mandria in provincia di Torino, e Chiara, marcata in Molise. Questi due individui si trovano oggi rispettivamente in Germania al confine con l’Austria e in Serbia, molto vicino alla Bulgaria.

Come sopra accennato, due soggetti marcati nella stagione precedente 2022-23, hanno inviato segnali di ritorno nei luoghi di svernamento in Italia: si tratta della beccaccia Mongianella, oggi nuovamente in Calabria, e Salento 2, marcata in provincia di Lecce nel 2022, tornata nell’area di svernamento e oggi anch’essa in Serbia. Altri individui marcati tra dicembre e gennaio scorsi sono ancora fermi sui luoghi di svernamento.

Il progetto Scolopax Overland, svolto in collaborazione tra Federcaccia, Amici di Scolopax e Università di Milano aggiunge per il 2024 un altro buon campione di individui tracciati, che forniranno indicazioni precise sui luoghi riproduttivi raggiunti e la fenologia migratoria. Al momento sono due le conferme ottenute: nessuna partenza per la migrazione in gennaio, e fedeltà ai luoghi di svernamento per due soggetti della stagione precedente.

In ultimo, i trasmettitori si dimostrano ben tollerati, come dimostrato dai viaggi ripetuti e dalla lunghezza delle tratte di migrazione compiute.

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