La Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno ha recentemente approvato e finanziato un percorso di potenziamento e attivazione del servizio di telemedicina in collaborazione con l’Usl Umbria 2.
Telemedicina, intervento in continuità con le linee della Giunta regionale
Tale intervento, che troverà applicazione presso l’Ospedale di Foligno, trova punti di contatto e di coerenza con l’azione sperimentale di telemedicina – approvata recentemente dalla Giunta Regionale dell’Umbria – che intende permettere il monitoraggio a distanza delle condizioni cliniche dei pazienti curati a domicilio attraverso la trasmissione di referti per via telematica; inoltre in questa particolare fase e di così forte pressione su medici e ospedali, l’opportunità che la Fondazione mette in campo potrebbe valorizzare il ruolo del digitale come ulteriore strumento per aumentare la resilienza del sistema sanitario umbro.
Fondazione al fianco dell’ospedale per potenziare le strumentazioni
L’ente di Palazzo Cattani ha, infatti, sempre affiancato l’Ospedale di Foligno puntando sul valore aggiunto delle strumentazioni sanitarie ad alto valore tecnologico e crede che la sua declinazione digitale non possa che fare la differenza in tutte le fasi di prevenzione, accesso, cura e assistenza dei pazienti, per aiutare il personale sanitario nelle decisioni cliniche e le strutture sanitarie nella continuità di cura e nell’operatività.
L’emergenza è anche l’occasione per sperimentare soluzioni che valorizzino al massimo i seguenti benefici: concorrere a contenere il contagio, ridurre le ospedalizzazioni, gestire i pazienti sul territorio e per cercare di dare un proprio contributo nella ridisegnazione dei modelli di cura accelerando la transizione verso un modello di sanità più connesso, sostenibile e resiliente.
“Ambito da potenziare”
Il presidente Umberto Nazzareno Tonti: “la Fondazione aveva già dato la sua disponibilità all’Usl Umbria 2 per tale progetto e il Covid-19 ha dato un’accelerazione alla nostra azione che vuole essere essenzialmente un’opportunità da mettere in campo in favore del nostro servizio sanitario locale. Credo che sarà difficile non potenziare in futuro tale ambito, atteso anche l’interesse per le sue diverse applicazioni cresciuto in doppia cifra e molte strutture che si sono attivate per offrire prestazioni da remoto anche ai pazienti non malati di Covid. Siamo convinti come la Telemedicina possa rappresentare un alleato importante per mantenere un contatto più costante e appropriato con i pazienti, in questa fase di emergenza, ma anche nel futuro”.