Foligno

Telemedicina, la Fondazione Carifo finanzia due progetti: “Puntiamo al futuro”

Doppio impegno sul fronte della telemedicina della Fondazione Carifo, che ha deciso di finanziare altrettante iniziative dell’ospedale di Foligno, portate avanti dai dottori Mauro Zampolini e Lucio Patoia. A presentarli, ieri, in un webinar, i due protagonisti, alla presenza anche del presidente della Fondazione, Umberto Nazzareno Tonti, dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto e di Sergio Pillon, responsabile della trasformazione digitale della Asl di Frosinone.


Telemedicina, Usl 2 e Fondazione CariFo insieme per lo sviluppo | Lunedì 15 il webinar


L’impegno di Usl 2 per le telemedicina

Mai come in questo anno abbiamo investito in sanità“, ha detto Tonti. “La telemedicina ha assunto un ruolo fondamentale – ha detto il direttore generale di Usl 2, Massimo De Finonei nuovi percorsi di cura. Ci crediamo e l’abbiamo utilizzato. Partner come voi non possono che darci la carica ad incrementare le nostre attività e compiere passi in avanti per costruire una medicina innovativa“.

Coletto: “La sanità ha bisogno di investimenti”

La sanità ha bisogno di investimenti – ha detto l’assessore Colettoe c’è bisogno di creare nuove progettualità, perché la sanità corre sul filo del progresso e serve l’aiuto di tutti“. Il dottor Pillon ha illustrato il caso di studio della Usl di Frosinone.

Telemedicina: il progetto del dottor Zampolini per le Neuroscienze

Grazie alla Fondazione, che ci fa continuare il progetto iniziato in fase pre covid – ha detto il dottor Mauro Zampolini, direttore sanitario Usl Umbria 2 – e grazie anche al direttore De Fino che ha creduto alla telemedicina da subito. Il virus ha poi velocizzato alcuni processi ed ora è diventato usuale, per i cittadini, chiedere la televisita è diventata un’abitudine”. Il progetto, legato alle Neuroscienze, punta sulla riabilitazione, con gli strumenti che potranno avere anche strutture digitali, si parla anche di supporto alla psicologia a distanza, che è servita anche per i pazienti positivi al Covid e per gli operatori, oltre che per il supporto delle demenze.

L’impegno del dottor Patoia per la medicina interna

Il progetto del dottor Patoia prevede invece dimissioni anticipate di alcune tipologie di pazienti, che saranno seguiti a distanza con adeguate infrastrutture digitali. Si parla di valigette con strumenti che, attraverso un portale, metteranno in comunicazione il paziente, il medico di base e lo specialista all’ospedale. Ci sarà un’app che controllerà la calendarizzazione delle visite e un Gps per monitorare il paziente.