Foligno

Telemedicina a Foligno, tra i finti pazienti pure Alemanno

Il reparto di Neuroriabilitazione dell’ospedale San Giovanni Battista di Foligno ha ospitato il workshop organizzato dalla European Stroke Organization che ha avuto al centro della due giorni di lavori il tema della Telemedicina e in particolare lo sviluppo di reti per la diagnosi e cura dell’ictus. Al workshop hanno partecipato numerosi medici italiani e stranieri.

Il progetto di Telemedicina presentato sta già mettendo in rete gli ospedali di Foligno, Norcia e Orvieto. E’ realizzato con un sistema di telecamere medico-professionali ad altissima risoluzione che permettono una visita accurata, a distanza, del paziente da parte dei medici del reparto di Neuroriabilitazione di Foligno. Nel corso della presentazione del progetto e del workshop, il direttore del Dipartimento di riabilitazione della Usl Umbria 2 e direttore del reparto di Neurologia di Foligno, Mauro Zampolini e il dott. Francesco Corea del medesimo reparto e responsabile del progetto di Telemedicina, hanno spiegato il funzionamento dell’infrastruttura tecnologica, simulando anche delle visite a distanza.

Tra i “finti” pazienti pure il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, che si è prestato a una visita neurologica completa, sperimentando così il sistema che include la città della Valnerina pesantemente colpita dai terremoti del 2016. Al termine del consulto medico a distanza il dott. Zampolini ha potuto così certificare che il sindaco-paziente non presentava alcuna problematica neurologica. Nei casi in cui, invece, non c’è simulazione e viene riscontrato nel paziente un reale problema neurologico, scattano vari protocolli che vanno dal trattamento in loco attraverso la telemedicina, per i casi meno gravi, fino alla richiesta di trasferire il paziente in un centro ospedaliero più attrezzato.

La telemedicina – ha detto il dott. Mauro Zampolini – è una modalità emergente che permette di effettuare visite anche a distanza in aree remote, abbattere i tempi della visita, ma anche di poter seguire i pazienti nella fase cronica, cioè seguire l’evoluzione delle malattie, dare indicazioni specialistiche senza far muovere gli stessi pazienti. E’ importante – ha aggiunto – anche l’applicazione e la riabilitazione e quindi la Teleriabilitazione: in questa maniera possiamo permettere di portare la riabilitazione a domicilio e quindi estendere e intensificare il trattamento riabilitativo”.

La “Società europea dello stroke”, con il patrocinio della “Società italiana dello stroke” – ha ricordato il dott. Corea – organizza ogni anno dei corsi di Telemedicina, con una particolare applicazione nel campo delle malattie neurologiche e dell’ictus. Quest’anno, dopo Monaco 2018, abbiamo portato a Foligno il corso che in due giorni offre teoria e pratica per mettere a punto quelle che sono le conoscenze degli operatori. Conoscenze che non sono offerte dalle normali facoltà di Medicina o tradizionali corsi di studio universitari, ma è qualcosa che si acquisisce sul campo. La piattaforma che unisce Foligno a Orvieto e Foligno a Norcia fornisce la parte pratica del corso”.

In questi due giorni di workshop a Foligno è arrivato da Monaco di Baviera anche il dott. Gordian Hubert, neurologo e responsabile del comitato per il Telestroke della European Stroke Organization. “Il problema della carenza dei medici – ha detto – è diffuso in tutta Europa e c’è anche in Germania. L’ospedale dove lavoro supporta decine di altri ospedali nelle decisioni da prendere per le malattie tempo-dipendneti e in quelle realtà dove non ci sono abbastanza specialisti. Il modello di Telemedicina operativo in Umbria è assolutamente esportabile, altri colleghi italiani, come ad esempio a Reggio Emilia, ispirandosi allo stesso modello hanno già sviluppato un loro impianto efficiente e funzionale”.