Telecom lancia Spoleto nel futuro, Festival sogna diretta mondiale streaming - Tuttoggi.info

Telecom lancia Spoleto nel futuro, Festival sogna diretta mondiale streaming

Carlo Ceraso

Telecom lancia Spoleto nel futuro, Festival sogna diretta mondiale streaming

Nasce smart city / Sindaco Cardarelli “occasione storica” / Luchetti (Hdrà): 50 anni dopo nasce ‘acquedotto in fibra” / La promessa dell’a.d. Patuano, l’euforia di Ferrara
Ven, 10/04/2015 - 20:34

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Dieci lustri dopo la costruzione dell’acquedotto dell’Argentina, indispensabile alla fine degli anni ’60 per lo sviluppo della città, un’altra infrastruttura strategica, targata questa volta Telecom, lancia Spoleto verso il futuro: il cablaggio completo della città del festival grazie alla rete in fibra ottica di ultima generazione (la cosiddetta ‘banda ultra larga’) capace di offrire servizi sempre più importanti per aziende e famiglie, con velocità di connessione fino a 30 megabit al secondo.

La conferenza – i termini dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, il responsabile Access operations line Umbria di Telecom Italia, Paolo Ajolfi, il direttore di Sviluppumbria, Mauro Agostini, e il direttore artistico del Festival dei 2 mondi, Giorgio Ferrara. A moderare l’incontro il giornalista di TuttOggi, Carlo Ceraso. Seduti nella Sala de Lo Spagna il presidente del gruppo Hdrà Mauro Luchetti, l’ex sindaco di Spoleto Sandro Laureti, molti esponenti dell’attuale giunta (Bececco, Loretoni, Profili e Quaranta) e del consiglio comunale a cominciare dal presidente Giampiero Panfili. “Si tratta di un evento dalla portata storica – ha affermato Fabrizio Cardarelli – che pone Spoleto tra le prime città d’Italia a poter usufruire di questi servizi. La possibilità di utilizzare la fibra ottica apre opportunità importanti per l’accesso all’informazione, alla cultura, all’intrattenimento e alla comunicazione, soprattutto per usufruire di servizi innovativi e di alta qualità. In più la realizzazione della rete in fibra ottica realizzata da Telecom Italia consentirà al Festival dei Due Mondi di trasmettere in diretta streaming spettacoli e momenti importanti della manifestazione. Per una città come Spoleto, a forte vocazione culturale, la possibilità di diffondere contenuti multimediali anche in alta definizione significa anche consentire ad altre istituzioni culturali che operano in città di moltiplicare la capacità di diffusione del proprio patrimonio di conoscenze. La mia gratitudine alla Telecom che ancora una volta ha investito sul nostro territorio dimostrando una attenzione speciale a Spoleto”.  

“Siamo lieti di essere a Spoleto – ha detto Paolo Ajolfi -, Telecom è felice di poter contribuire alo sviluppo dell’economia di questa città così importante per il Paese. Gli investimenti programmati da Telecom e la collaborazione dell’Amministrazione comunale sono due fattori che consentiranno di realizzare rapidamente le attività di scavo e di posa minimizzando i tempi di intervento e l’impatto sulla città. Come il Festival dei Due Mondi da sempre pone l’attenzione sulla sperimentazione, così la nostra Società si pone all’avanguardia nell’offrire i servizi che la più recente tecnologia è in grado di mettere a disposizione dell’utenza. Entro il 30 giugno porteremo la rete a banda ultra larga nel 70% del territorio comunale di Spoleto”. A Mauro Agostini sottolineare i vantaggi della collaborazione pubblico-privato, felicemente trovata in questa occasione e rinnovare l’impegno di Sviluppumbria e della Regione dell’Umbria (che ne detiene il controllo) in favore delle piccole e medie imprese.A dir poco entusiasta dell’accordo il direttore Giorgio Ferrara che ha subito lanciato la sfida a Telecom chiedendo di poter concludere i lavori con 3 giorni di anticipo rispetto al programma, in pratica il 27 giugno, in tempo per la Prima del Festival. “Sarebbe bello – dice Ferrara – poter trasmettere al mondo grazie allo streaming il Concerto finale della nostra kermesse. Il Festival è cultura e la cultura deve essere a disposizione di tutti” ha concluso in linea con la nuova politica dei prezzi voluta insieme al sindaco Cardarelli che da quest’anno saranno davvero calmierati.

Il bis di Luchetti e l’aneddoto di Laureti – ma se la partnership Telecom-Comune è stata possibile, per richiamare le parole di Agostini,  lo si deve unicamente al lavoro di diplomazia di Mauro Luchetti, presidente del Gruppo Hdrà (tra le società controllate c’è la Aleteia, da anni presente al Festival con i ‘Colloqui di Paolo Mieli‘) che ha saputo avvicinare la realtà municipale al colosso delle telecomunicazioni. L’amore è scoccato lo scorso anno quando il direttore Mieli ebbe quale ospite proprio l’a.d. Marco Patuano. “Nei due giorni trascorsi qui – ha confidato   Luchetti -, grazie all’atmosfera magica del Festival, alle bellezze di Spoleto è nata la promessa di Patuano di donare alla città questa rete di ultima generazione. Gli incontri di Paolo Mieli sono un modo per restituire alla città tutto quello che il Festival mi ha dato, permettendomi di conoscere il mondo e di crescere professionalmente”. Per il tycoon della comunicazione si tratta in realtà di un bis: già nel 1997 convinse Telecom a sostenere i lavori di rifacimento di piazza Duomo (2,5 miliardi di lire). “Nella mia memoria Telecom è stata sempre vicino alle eccellenze. Il restauro della Piazza del Duomo nel ’97 ne è stato un esempio” ha continuato Luchetti. E’ a questo punto che ha chiamato al tavolo Sandro Laureti il quale, nel complimentarsi per l’operazione di questi giorni, ha ricordato come alla fine degli anni ’90 fosse difficile per un sindaco trovare una intesa col privato, almeno da queste parti: “ricordo che portammo in Commissione il progetto di piazza Duomo e proprio dal mio Partito arrivarono i primi attacchi, tutti mossi più dalla cultura del sospetto che dalla bontà di operazioni al servizio della città. Mi fu presentata anche una interrogazione comunale che, per la vergogna, tenni congelata per un pò”. Luchetti, rivolgendosi a Laureti, ha paragonato l’infrastruttura tecnologica a quella idrica dell’acquedotto dell’Argentina, un modo per ricordare la memoria dei propri genitori e di tutti quegli spoletini che contribuirono alla mastodontica operazione idrica della fine degli anni ’60.

I numeri –  in realtà i lavori, ma lo si è scoperto solo nel corso della conferenza stampa, sono già iniziati da mesi per ordine dello stesso a.d. Patuano. Entro il 30 giugno prossimo Telecom conta di ‘posare’ 23 chilometri di cavi in fibra ottica che permetteranno di collegare 60 armadi stradali per raggiungere così circa 10mila unità immobiliari. Per la posa verranno sfruttate principalmente le infrastrutture Telecom Italia esistenti, ma in caso di scavi “saranno utilizzate tecniche e strumentazioni innovative a basso impatto ambientale che minimizzeranno i tempi di intervento, l’area occupata dal cantiere, l’effrazione del suolo, il materiale asportato, il deterioramento della pavimentazione e, conseguentemente, i ripristini stradali”. In futuro sarà possibile aumentare le prestazioni con velocità fino a 100 Megabit al secondo. La rete arriverà per il momento fino a San Giovanni di Baiano, Pontebari e San Giacomo, località che la società di telecomunicazioni promette di servire in un prossimo futuro. Con questo intervento Spoleto diventa la seconda smart city dell’Umbria, dopo Perugia ma prima di Terni, cablata fino al 50%. L’investimento per Telecom è stato quantificato in più di 1 milione di euro.

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