Natale è tempo di auguri e di regali ma, per le aziende, è anche momento di riflessione per un bilancio dell’attività di fine anno. Così la grande famiglia della Tecnokar Trailers, nota azienda spoletina costruttrice di rimorchi e semirimorchi, si è ritrovata a cena con il suo organico al gran completo, mogli o mariti e figli inclusi, per festeggiare un anno di importanti soddisfazioni.
Un buon 2015 quello appena trascorso per Tecnokar, che ha saputo trasformare in opportunità le difficoltà del momento: la crisi, la confusione regolamentare a livello comunitario e le specifiche esigenze di nicchia hanno aperto all’azienda spoletina mercati inaspettati che le hanno permesso di consolidare le posizioni già acquisite e di crearsi nuove opportunità.
La Tecnokar è una realtà nata per incontrare le esigenze dei piccoli e medi trasportatori, spesso alle prese con particolari esigenze funzionali del proprio mezzo, che difficilmente vengono accontentati dai grandi colossi tedeschi del settore o dalle aziende emergenti di paesi quali la Spagna, la Turchia o la Polonia. Una produzione quindi mirata, realizzata pezzo per pezzo su commissione, sia per la necessità di non fare magazzino di prodotti finiti così importanti, sia e soprattutto per l’esigenza di produrre per ogni cliente un mezzo dalle caratteristiche differenti.
Ne viene fuori un prodotto che forse non è il più economico sul mercato, ma che sicuramente ha un rapporto qualità-prezzo elevatissimo, difficilmente battibile dalla concorrenza.
Infatti, ci spiega Graziano Luzzi, uno dei tre soci dell’azienda insieme a Fabrizio Piccioni e Fausto Martinelli, La Tecnokar è stata capace di spostare la competizione dal prezzo alle caratteristiche del prodotto, il campo più congeniale per far valere l’esperienza del settore tecnico e la preparazione delle proprie maestranze.
L’azienda infatti è in progressiva crescita e attualmente vanta un organico stabile, composto da poco meno di 200 persone che prestano la loro opera nelle tre sedi spoletine, in quella di Foligno (ex Adige) e in quella ancor più lontana di Bologna (ex Emilcamion). Inoltre l’indotto diretto creato dall’attività di Tecnokar su Spoleto crea lavoro per un’altra 50ina di persone, più naturalmente le forniture di materiali e servizi che coinvolgono svariate aziende della città e del comprensorio.
Il 2016 inizia quindi con buone prospettive per Tecnokar, il cui obiettivo principale per l’anno che verrà è tornare a investire cifre importanti nel settore della ricerca e dello sviluppo in modo da poter proporre ai propri clienti un prodotto speciale, difficilmente replicabile, tagliato sulle specifiche esigenze del committente e che risolva i suoi problemi con soluzioni all’avanguardia.
La dirigenza dell’azienda, proprio per dare concretezza a tale volontà, si augura già nei primi mesi del prossimo anno di finalizzare il grande lavoro che tutto il comparto tecnico sta facendo per preparare un kit atto a mettere in sicurezza rimorchi e semirimorchi obsoleti, ma correntemente utilizzati in moltissimi paesi in via di sviluppo. In particolare alcuni tecnici specializzati della Tecnokar stanno collaborando con il Ministero dei Trasporti di uno di tali paesi per mettere a punto una normativa sostenibile per le aziende di trasporti e facilmente attuabile tramite l’istallazione del kit sopra menzionato.
Un’azienda quindi che si muove a tutto campo, che sa accettare le sfide che il mercato le propone, che sa cogliere le opportunità spesso correlate ai problemi o alle difficoltà del settore, che conosce i suoi punti di forza e tende al loro costante miglioramento.
Una realtà sana e solida nel panorama non certo esaltante dell’economia industriale cittadina, un esempio di passione, volontà e competenza da ammirare e da seguire.