Nei giorni scorsi, a Palazzo Spada, si è riunito un tavolo di approfondimento sul progetto di recupero del teatro Verdi con i rappresentanti degli ordini provinciali degli Architetti e degli Ingegneri. Si tratta del sesto incontro partecipativo, con associazioni e fondazioni, promosso dall’assessorato ai Lavori Pubblici.
Nell’incontro, alla presenza dei tecnici designati dagli ordini professionali e dai progettisti del gruppo di lavoro interno del Comune, si è approfondito il progetto preliminare approvato dal Comune e dalla Regione.
“Abbiamo fatto presente – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci – che la fase di progettazione è stata proceduta dal lavoro della direzione Lavori Pubblici, il quale, avvalendosi della consulenza del Politecnico di Milano e della consulenza impiantistica di un importante studio ternano, indicato tra i referenti dell’ordine degli ingegneri di Terni, ha portato a termine una campagna conoscitiva delle strutture attuali e dei punti di debolezza del nostro teatro cittadino. La base cognitiva emersa ha tracciato un quadro di diffuse carenze strutturali, oltre al punto nodale della non conformità alle normative di prevenzione incendi, che impongono vie di esodo con ampiezze e percorsi da riorganizzare e riprogettare in maniera radicale”.
Nel corso della riunione sono stati illustrati anche gli obiettivi del progetto: consolidamento delle strutture gravemente lesionate; adeguamento alle normative di prevenzione incendi; adeguamento della distribuzione dei posti a sedere; progettazione di impianti ed attrezzature scenotecniche in linea con le moderne esigenze.
“Fattore non trascurabile nelle attuali ristrettezze di bilancio, il progetto – aggiunge Ricci – soddisfa un importante requisito temporale, connesso con il rischio perenzione dei fondi regionali da utilizzare: la stessa Regione, in fase di approvazione, ne ha apprezzato l’impostazione moderna e la suddivisione in stralci tecnologici”.
Nell’incontro con gli ordini professionali è stato analizzato l’aspetto dell’approccio filologico al progetto di recupero e la questione della capienza. Tali tematiche hanno ricevuto numerosi contributi analitici.
I progettisti dei Lavori Pubblici hanno sottolineato che l’ipotesi di un recupero filologico del teatro nella sua forma ottocentesca mal si concilierebbe con le normative di prevenzione incendi e antisismiche attuali, imponendo una dilatazione dei tempi di intervento e della necessaria spesa, ben al di là delle somme attualmente a disposizione.
In merito ai timori di un progetto di un mero cinematografo, l’assessorato ai Lavori Pubblici ha evidenziato che il progetto persegue un teatro moderno, capiente e con piena utilizzabilità in tutte le forme tecnologiche più avanzate, non trascurando peraltro la possibilità di recupero di elementi di arredo ed architettonici di pregio. In merito a un concorso di idee inerente le forme architettoniche del progetto, l’Assessorato ha ribadito la sua disponibilità. Cosi come è emersa la disponibilità, espressa dagli Ordini, circa la costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare per la stima circostanziata dell’ipotesi filologica rispetto ai necessari adeguamenti normativi.
L’incontro si è quindi concluso con l’impegno di recepire le varie disponibilità, nel quadro comunque del lavoro finora portato avanti che vuole cogliere l’obiettivo qualitativo e temporale imposto dalla Regione Umbria per la percezione dell’unica tranche di fondi (1.500.000 di euro), al momento, messa a disposizione.
Teatro Verdi, riunita commissione tecnica per i lavori di ristrutturazione
Mer, 18/04/2012 - 09:11