Cronaca

Teatro Verdi, raccolte già 500 firme per la sua difesa | Domani la commissione

Grande successo per la raccolta di firme a difesa del Teatro Verdi di Terni. Nel corso dell’assemblea del comitato civico tenutasi nei giorni scorsi è stato comunicato come si sia dato avvio alla raccolta delle firme a sostegno del Manifesto del Comitato, che ne costituisce, in definitiva, la Dichiarazione di Intenti. “Il risultato preliminare – spiega il presidente Roberto Carelli – mostra quanto sia sentita in città l’esigenza di restituire ad essa il suo teatro. In soli due giorni il numero dei sottoscrittori è infatti passato da 300 ad oltre 500 e sono tuttora in corso ulteriori azioni di sensibilizzazione”.

In particolare venerdì 17 marzo verranno raccolte le firme presso il Palazzo Gazzoli in occasione del concerto organizzato da Visioninmusica (Direttore Artistico – Silvia Alunni). I cittadini interessati potranno inoltre firmare anche presso il Bar Mazzini in Via Mazzini, presso la Tabaccheria in Piazza Dalmazia  e presso l’edicola in Piazza Bruno Buozzi (meglio conosciuta come Piazza Valnerina).

Ricordiamo che il Comitato civico – aggiunge Carelli – è portatore di interessi diffusi e sarà un referente del Comune di Terni in merito a tutte le attività e le procedure comunali inerenti il Teatro Verdi di Terni. Nei prossimi giorni è infatti previsto un incontro con l’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Terni per condividere gli obiettivi e le aspettative dei cittadini firmatari del Manifesto del Comitato Civico. Una città senza teatro è una città senza anima”.

E intanto domani mattina a palazzo Spada sul tema del Teatro Verdi si riunirà la prima commissione consiliare permanente, convocata dal presidente Faliero Chiappini. All’ordine del giorno appunto l’esame degli atti d’indirizzo rinviati in commissione sulla situazione ed il futuro del Teatro Verdi. In particolare saranno esaminati l’atto d’indirizzo proposto dalla maggioranza e il relativo emendamento del M5S, l’atto d’indirizzo di Melasecche, l’atto d’indirizzo di Mascio e l’atto d’indirizzo di Melasecche, Todini e De Luca.