14 spettacoli per la nuova stagione perugina del Teatro Stabile dell'Umbria. E' stato presentato dal direttore Franco Ruggeri il nuovo cartellone del Teatro Morlacchi. Una programmazione estremamente vasta e diversificata nei contenuti, costruita per incontrare i gusti di platee differenziate sia per età che per preferenze.
Si comincia il 10 ottobre con Luca de Filippo che porta sulla scena ''La grande magia'', uno dei lavori più importanti di Eduardo, drammaturgo sempre presente nella programmazione del Tsu e si chiude con Filippo Timi che presenta (14 aprile) la sua personale rivisitazione del mito di Don Giovanni, prodotta dallo stesso Teatro Stabile dell'Umbria.
Tra i nomi familiari al palco del Morlacchi spicca quello di Luca Barbareschi che recita ''Il discorso del re'', la commedia da cui è stato tratto il celebre film di Tom Hooper, e Silvio Orlando nel musico fallito e amorale de ''Il nipote di Rameau'' di Diderot, una delle commedie più divertenti del Seicento. A dicembre torna Michele Placido nei panni del ''Re Lear'' di Shakespeare, e Luca Zingaretti è regista e protagonista di un testo di Ronald Harwood, ''La torre d'avorio'', sul tema del rapporto tra arte e politica. Il cartellone comprende anche l'eterna signora del teatro italiano, Franca Valeri, che in ''Non tutto è risolto'' affronta l' argomento della vecchiaia capricciosa e caparbia. La Valeri in questa sua commedia, circondata da bravi attori tra i quali Licia Maglietta, mette in mostra verve ed autoironia. Da segnalare anche il nuovo lavoro di Pippo Delbono, ''Dopo la battaglia'', vincitore del Premio Ubu 2011 come miglior spettacolo dell' anno. Con Delbono hanno avuto un ruolo fondamentale Alexander Balanescu, grande violinista che ha composto la colonna sonora originale, e Marigia Maggipinto, danzatrice, storica componente della compagnia di Pina Bausch. Dal premio Ubu arriva anche ''The history boys'', per la regia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani. Il testo originale di Alan Bennett ha vinto sei Tony Award ed è diventato un film.
Altra produzione del è ''tre Famiglie'', una trilogia tratta da Israel Horovitz, con regia, adattamento e design dello spoletino Andrea Paciotto. Da segnalare Valerio Mastandrea in ''Qui e ora'', di Mattia Torre, Angela Finocchiaro con ''Open Day'', di Walter Fontana, gli Oblivion in ''Oblivion Show 2.0” di Davide Calabrese e Lorenzo Scuda. Infine, ''Occidente solitario'', una black comedy di Martin Mcdonegh per la regia di Juan Diego Puerta Lopez che racconta i tormenti ed i conflitti di una famiglia irlandese.