A Perugia uno sconto del 30% per le donne che decideranno di prendere da sole un taxi nelle ore serali. Una vera e propria rivoluzione del sistema tariffario intorno a ci stanno ragionando la Commissione consultiva taxi e l’Amministrazione. Se ne è parlato giovedì in commissione Urbanistica dove è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno di Stefano Mignini (FdI) che ne chiede l’istituzione; obiettivo della proposta è l’attuazione, a Perugia, di quanto già fatto in diverse città italiane (ad esempio Bologna, Bolzano, Milano, Napoli, Padova e Roma) con diverse modalità (sconti, rimborsi, emissione di voucher o chiamata preferenziale), che andrebbe a garantire la sicurezza per le donne nei loro spostamenti in città soprattutto negli orari serali.
Nel corso della seduta è intervenuto il presidente dei tassisti dell’Umbria, Andrea Cappella, che oltre a parlare dello sconto del 30% andrebbe rivisto il punto su come riconoscere il soggetto che ha diritto allo sconto. “Come categoria professionale proponiamo di fare dei voucher che le donne possono scaricare o dal sito internet della cooperativa o da quello del Comune e presentare al tassista, tenendo conto che ci possono essere esigenze specifiche di necessità e emergenza per cui il voucher può non essere richiesto, ma una regolamentazione è necessaria”. Sempre all’unanimità è stato approvato l’altro ordine del giorno presentato da Mignini, che riguarda i parcheggi rosa riservati alle donne con cui si chiede alla giunta “l’apposizione, nelle aree di sosta pubbliche già esistenti, di un’apposita segnaletica verticale che possa agevolare la particolare condizione dei fruitori nella misura non inferiore a uno per ogni area di sosta individuata”, come ospedali, farmacie, uffici pubblici, scuole e così via.
Come spiegato nel corso della seduta dalla comandante della polizia municipale Nicoletta Caponi, il Codice della strada non prevede altri colori per le strisce al di fuori del bianco, del giallo e del blu; quindi “se un automobilista parcheggia sulle strisce rosa non è comunque sanzionabile. Si tratta, piuttosto, di un gesto di cortesia nei confronti delle donne in stato di gravidanza, lasciato alla sensibilità e all’educazione degli automobilisti. A questo scopo l’Amministrazione potrebbe anche avviare una campagna d’informazione sul tema rivolta alla cittadinanza e sensibilizzare al contempo le strutture commerciali private per creare o incrementare il numero dei parcheggi riservati alle donne in gravidanza e ai neo genitori, nell’ambito di un progetto più ampio di città a misura di famiglia”.