Perugia

Tavoli all’aperto in centro, si cambia

Tavoli (dehors) all’aperto nel centro storico, si cambia. La Giunta comunale, su proposta dell’assessore al commercio Clara Pastorelli, ha approvato alcune modifiche al regolamento per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche del centro storico per ristoro all’aperto e per l’utilizzo dell’immagine della città di Perugia, già oggetto di una prima revisione nel corso del mese di aprile del 2019.

Le modifiche riguardano, sostanzialmente, l’articolo 6 (criteri generali di collocazione) e l’articolo 19 (sanzioni e misure ripristinatorie).

I locali nei vicoli

La prima modifica concerne l’art. 6 comma 5. Qui si è deciso di correggere il criterio per cui “I pubblici esercizi ubicati nei vicoli che confluiscono nelle arterie centrali potranno ottenere l’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico sulla via principale solo se, data la conformazione del vicolo, siano impossibilitati a occupare nelle vicinanze del locale” in quanto particolarmente penalizzante per le attività che, vista la conformazione dei vicoli dell’acropoli, hanno la possibilità di occupazioni minimali. Il principio, per ragioni di equità, è stato “mitigato” con la previsione per i pubblici esercizi insistenti nei vicoli di un’occupazione di suolo pubblico nella via principale non superiore a 16mq, in aggiunta a quella del vicolo di pertinenza.

Sempre nello stesso comma 5, per l’ipotesi di dehors sulla via principale da parte di esercizio ubicato in un vicolo, è stata introdotta una distanza massima di 50 metri tra l’area di occupazione e l’attività stessa: “Non è autorizzabile – recita la modifica – la collocazione di dehors ad una distanza superiore a mt. 50 metri dall’attività (la distanza è riferita al percorso pedonale e calcolata dall’ingresso dell’attività all’area di occupazione).”

Le grandezze

Ed ancora all’articolo 6, comma 5.1 è stato introdotto un ulteriore criterio di differenziazione tra le attività che esercitano in centro storico in ragione della grandezza delle superfici interne di somministrazione nella considerazione del maggior impegno economico nella gestione dell’attività. Le ipotesi previste sono due:

a)il principio generale è che la superficie di occupazione massima concedibile “sull’arteria centrale” è di 60 mq per l’attività che ha l’affaccio diretto sulla via principale e di 40 mq per l’attività che invece si trova nel vicolo ma non ha la possibilità di occupare nel vicolo stesso;

b) il principio introdotto ex novo è che, qualora il pubblico esercizio abbia una superficie interna di somministrazione superiore a mq 100 la superficie massima concedibile è aumentata rispettivamente a mq 70 per la prima tipologia di attività e a mq 50 per la seconda”.

Nuove multe

L’ultimo modifica, ex legge, riguarda il comma 1 dell’art. 19 sulle sanzioni che sono state rimodulate nei casi di violazione da un minimo di 75 euro ad un massimo di 500 (in precedenza 77,50 e 624).

Pastorelli: “Poche modifiche, ma importanti”

Queste modifiche, limitate nel numero ma importanti nella sostanza, si sono rese necessarie – spiega l’assessore Pastorelli – nel primo caso per introdurre dei criteri più equi rispetto a quelli precedentemente in vigore e, nel secondo, caso per adeguarci ai principi di legge. Da una ricognizione della situazione vigente, infatti, c’eravamo resi conto che sussisteva una disparità di trattamento tra chi ha occupazioni minimali nei vicoli di pertinenza e tutti gli altri. Inoltre abbiamo inteso riconoscere il particolare impegno economico che mettono in campo tutte quelle attività che hanno locali piuttosto grandi (superiori ai 100 mq) riconoscendo loro la possibilità di avere dehors più ampi”.

Le modifiche, ove dovessero essere approvate in via definitiva dal Consiglio comunale, dovrebbero entrare in vigore nel 2020.