È di 352€ la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2023 da una famiglia umbra, rispetto ai 320 della media nazionale, con alcune differenze tra i capoluoghi: si va dai 389€ di Perugia ai 315€ di Terni. In Umbria, la tariffa è aumentata del 2,4% rispetto al 2022, e a Perugia in particolare si registra un incremento del 4%.
“I cittadini – commenta Paola Giulivi, Segretario regionale di Cittadinanzattiva Umbria – si lamentano ancor più degli aumenti, quando questi sono inversamente proporzionali all’efficienza del servizio del gestore. Nei mesi scorsi abbiamo fatto un sondaggio nel comune di Spoleto (PG), dove l’aumento della Tari è stato pari al 5,5 %. Il 55,10% dei partecipanti al sondaggio si sono dichiarati insoddisfatti della raccolta porta a porta (criticità; frequenza di svuotamento, dimezzata rispetto allo scorso anno, pulizia delle aree adiacenti e mancata informazione) e il 59,8 % di quella su strada (criticità: frequenza di svuotamento, pulizia delle aree adiacenti, numero di contenitori). Il sub ambito 3, Foligno-Spoleto-Valnerina è considerato il fanalino di coda dell’Umbria per percentuale di raccolta differenziata, un territorio dove a ragion veduta, la tariffa puntuale può essere considerata una chimera”.
A livello nazionale, la spesa più elevata si registra al Sud, con la Campania in testa a livello regionale (416€, e un leggero aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente) e ben sette capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidata da Catania dove una famiglia spende mediamente 594€ all’anno. La regione in cui si rileva la spesa media più bassa sono le Marche (€250); fra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro, con una spesa media a famiglia di 181€, tre volte in meno che a Catania.
Sono 54 i capoluoghi in cui si registrano aumenti della tariffa, soltanto 20 quelli in diminuzione: l’incremento più elevato è a Latina (+31,2%), la riduzione più consistente ad Imperia (-23,3%).
È questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, disponibile sul sito www.cittadinanzattiva.it. L’indagine sul costo sostenuto nel 2023 per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. L’indagine è realizzata nell’ambito del progetto “Vita da generazione spreK.O.”, finanziato dal MIMIT. D.M. 6/5/2022 art. 5.
In vista della Settimana europea dei rifiuti, in programma dal 18 al 25 novembre prossimi, Cittadinanzattiva oggi fornisce questa anticipazione relativa alle tariffe applicate nei capoluoghi di provincia; il prossimo 24 novembre sarà invece diffuso il report complessivo che conterrà anche dati sui livelli di raccolta differenziata in ambito regionale e provinciali e sulla raccolta di particolari categorie di rifiuti come Raee, oli e tessili.