Categorie: Economia & Lavoro Perugia

Tassa sui pozzi privati, Umbria Acque sospende le richieste di conguaglio

Umbria Acque ha dichiarato oggi la sospensione del conguaglio per la cosiddetta “tassa sui pozzi”, che colpisce circa 5mila cittadini negli Ato 1 e 2, definita illeggittima nei giorni scorsi in consiglio regionale dal Capogruppo della Lega Nord Gianluca Cirignoni (leggi), ma difesa dal gestore in quanto “dettata dalle normative vigenti”.

Il gestore dei servizi idrici sembra proprio replicare all'esponente del Carroccio -che aveva definito la tassa “priva di fondamento normativo” nel comunicato in cui precisa che ”si tratta di somma dovuta in base a provvedimenti nazionali (Delibere CIPE n. 52/2001, 120/2001 e 118/2008; Circolare del Ministero delle Attività Produttive n. 3521/C del 2001, Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3629 del 25/09/2009) e di ambito (Delibera ATO n. 12 del 18 dicembre 2002 e Relazione Illustrativa)”.

Umbra Acque afferma pertanto di essersi “adeguata a tali provvedimenti, peraltro già applicati in altri Ambiti Territoriali, chiedendo agli utenti 'pozzi privati' il recupero della quota fissa per l’ultimo quinquennio (non soggetto a prescrizione)”.

“Sulle modalità con cui tale conguaglio è stato applicato, Umbra Acque riconosce il difetto di comunicazione/informazione e di questo si scusa formalmente con i Sindaci dei Comuni serviti e con gli utenti interessati”, si legge ancora sulla nota.

Sospensione dei conguagli – Sebbene il gestore affermi di aver messo a disposizione degli utenti la possibilità di pagare a rate, annuncia anche la sospensione provvisoria dei maxi conguagli richiesti ai proprietari dei pozzi. Umbria Acque precisa che “In attesa dei necessari approfondimenti congiunti e delle scelte che i Sindaci riterranno di adottare in materia ‐ alle quali, come sempre abbiamo fatto e faremo, ci atterremo ‐ la Società, autonomamente e responsabilmente, allo stato ritiene opportuno sospendere le richieste di incasso dei suddetti conguagli tariffari per le utenze interessate, che pertanto non saranno considerate morose”.

“Massima è la disponibilità dell’Azienda e del suo Consiglio di Amministrazione a valutare, nelle opportune sedi istituzionali già attivate, soluzioni concertate con i Comuni per affrontare e risolvere l’annosa e complessa questione dei pozzi privati, tenendo ferme le seguenti coordinate:garantire equità evitando disparità di trattamento; gravare il meno possibile sull’utenza interessata, rispettare la normativa vigente”, si legge nel comunicato. (fda)