Si cerca la mediazione sugli aumenti previsti per la tassa di soggiorno a Spoleto. L’incontro che si è svolto mercoledì mattina nella sede di Confcommercio alla presenza di una ventina di albergatori della città ha infatti indicato al momento come strada quella di cercare il dialogo con l’amministrazione comunale, cercando di ottenere una modifica ai provvedimenti annunciati che prevedono il raddoppio (in alcuni casi anche più) dell’imposta applicata ai turisti che pernottano in strutture alberghiere ed extralberghiere.
Nel corso della riunione promossa dal presidente Tommaso Barbanera, è stata ribadita la contrarietà degli albergatori alle misure che il consiglio comunale è varato ad approvare il 1 aprile, all’interno del bilancio di previsione 2019.
Prima di eventuali proteste, quindi, si cerca il dialogo. Il sindaco Umberto de Augustinis ha manifestato la sua disponibilità ad incontrare l’associazione di categoria: il confronto è in programma venerdì pomeriggio.
Tra le misure previste al momento nella manovra finanziaria del Comune c’è anche l’aumento dell’Imu a carico degli albergatori (e di tutti gli edifici ‘strumentali’, di categoria D). Ed è quest’ultimo aumento che l’amministrazione comunale vorrebbe cancellare dal bilancio, piuttosto che il raddoppio della tassa di soggiorno (che raggiungerebbe quasi le tariffe di Perugia e Terni, le più alte applicate nel territorio regionale), come ha confermato in commissione anche l’assessore Carlo Conte.
Per vari correttivi comunque ci sono ancora una manciata di giorni: sia l’assessore al bilancio che il dirigente finanziario Claudio Gori hanno spiegato che la situazione potrebbe variare se Umbria Mobilità riesce a coprire la sua perdita relativa al 2017 senza l’apporto dei soci (il Comune di Spoleto è chiamato ad intervenire con 146mila euro). La manovra finanziaria cittadina tornerà all’attenzione della commissione tra una settimana circa, in vista dell’approvazione in consiglio comunale calendarizzata per il 1 aprile.