Categorie: Economia & Lavoro Spoleto

TARTUFO, OLGA URBANI: “DEVE ESSERE CONSIDERATO COME UN PRODOTTO AGRICOLO”

Il tartufo non può continuare a essere considerato un “prodotto di lusso” e quindi “assoggettato a una tassazione dell'Iva del 20 per cento, anziche' del 4. Il tartufo è e deve essere considerato alla stregua di un prodotto agricolo”. E' la riflessione di Olga Urbani, direttore generale del Gruppo Urbani Tartufi, che commercializza l'80 per cento della produzione del fungo sotterraneo nel mondo. Si tratta di una richiesta, la riduzione dell'Iva, sentita dai tartufai di tutta Italia, finalizzata all'istituzione di una commissione che possa avanzare proposte di modifica all'attuale legge in materia. Una normativa che tra l'altro non obbliga la dizione esatta del tartufo, sia esso fresco, refrigerato o trasformato, che lascia spazio quindi a possibilità commerciali di vario tipo a scapito delle garanzie per i consumatori. Vista l'importanza comunitaria del prodotto tartufo, è stata paventata una commissione di esperti europei che si faccia carico di una normativa europea sulla commercializzazione. “Una legge più moderna non aiuterebbe solo il mondo degli imprenditori”, ha continuato Urbani, intervenuta durante il convegno Tuber 2008, “ma l'intera filiera, riducendo anche l'evasione fiscale che caratterizza il mercato della raccolta e della vendita del prodotto fresco”. Nei giorni scorsi l'associazione nazionale Città del Tartufo era stata ricevuta in audizione dalla commissione Agricoltura della Camera per rinnovare ai parlamentari l'invito alla revisione della legge 752/85 in materia di Tartuficoltura.