Il Comune di Amelia difende la validità delle richieste arretrate per la Tarsu relative al 2011 ed al 2012 notificate nelle ultime settimane ai cittadini. A sollevare il caso sugli avvisi di accertamento “fuorilegge” era stata nei giorni scorsi l’opposizione. Ma per il sindaco Laura Pernazza la polemica è “priva di fondamento” ed “il Comune ha operato secondo il disposto normativo e la giurisprudenza consolidata, così come stabilito anche dalla Corte Costituzionale, assunta anche in sede di commissioni tributarie”.
Il sindaco afferma che secondo la legge 296 del 2006, gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Infine, per effetto della ultrattività delle denunce ne consegue l’ultrattività dell’infrazione, come chiaramente affermato dalla Cassazione.
A riguardo il primo cittadino, avendo consultato l’ufficio tributi del Comune, specifica che il contribuente che si trovi in una situazione irregolare ha l’obbligo, per ogni anno, di rettificare la propria posizione con una denuncia di variazione. Per il 2011, quindi, sempre secondo la Pernazza, il termine per la regolarizzazione era il 20 gennaio 2012, con prescrizione al quinto anno successivo a tale anno, ovvero il 31 dicembre 2017.
Il Comune di Amelia, precisa poi, nel richiedere il pagamento della Tarsu per il 2011 – 2012 si è pertanto attenuto specificatamente a quanto statuito, notificando il predetto avviso entro i cinque anni del termine di decadenza.
Lo stesso Comune, conclude il sindaco, ha rispettato tale termine avendo consegnato all’ufficio postale, e nello specifico a Poste Italiane, il plico degli avvisi di accertamento da notificare entro il prescritto termine quinquennale, come si evince dalla distinta di consegna dell’ufficio all’agente notificante, soggetto abilitato a certificare la precisa data di consegna, che riporta quella del 28 dicembre 2017.