Regolamento comunale della Tari di nuovo al centro della Commissione Programmazione di Città di Castello.
Nella seduta di giovedì scorso (18 marzo) Vincenzo Tofanelli, assessore alle Finanze, ha illustrato le novità introdotte ed in particolare il raddoppio, da 100mila a 200mila euro, del rimborso per le attività chiuse causa Covid.
“Nel 2020 abbiamo applicato una riduzione per le attività chiuse a causa dei Dpcm, verificando tutti i codici Ateco e, in base ad una normativa dell’Arera, abbiamo sostenuto con 100mila euro queste attività. Quest’anno l’Amministrazione raddoppia con risorse di bilancio il fondo di rimborso per la Tari e lo porta a 200mila euro” ha spiegato l’assessore.
Procelli (La Sinistra): “Capisco che non è facile trovare 100mila euro in più per queste strutture ma un articolo del regolamento di Sogepu prevede che il canone possa essere ridotto dal 25% se il soggetto lavora meno di 240 giorni l’anno. Come facciamo a chiedere a questa gente il 75% di Tari? Non devono pagarla per niente! E’ questo che chiedo. Se un’attività è chiusa per legge e non produce rifiuti, perché deve pagare? Delle risorse ci sono per poter sopperire, l’abbiamo visto nelle sponsorizzazioni che Sogepu ha rilasciato, piuttosto ricche”.
Pescari (Pd): “Gli aspetti negativi sono relativi al 2020, il Comune ha fatto un enorme sforzo per essere vicino alle aziende che hanno sofferto di più ma per un errore di comunicazione non si è capito che intervenivano sulla parte variabile. Il raddoppio del budget è il minimo ma è anche segno di un’attenzione che c’è. Se ci fossero ulteriori economie di bilancio, le linee di intervento debbono permanere su riduzione di oneri per chi ha avuto più difficoltà, categorie economiche e famiglie”.
Tofanelli ha aggiunto: “Sappiamo benissimo le difficoltà del territorio ma abbiamo confermato le misure del 2020 su Cosap e aree pubbliche e raddoppiato ora il rimborso Tari. La priorità di questa Amministrazione sono garanzie sul sociale e sostegno a imprese e categorie colpite da misure anti Covid. Propongo di valutare se sia il caso di differenziare tra chi ha lavorato anche molto e chi no”.
Gigliola Del Gaia, dirigente del Settore Finanze, ha infine precisato: “Nel 2020 oltre ai 100mila euro di rimborsi, il peso della Tari sui contribuenti è stato abbattuto anche attraverso i 300mila euro di maggiori spese per misure Anti Covid che si è assunto il Comune e i 200mila euro di maggiori oneri derivanti da decisioni Arera. Speriamo che le categorie commerciali possano avere un ristoro da una ripresa delle attività a partire da maggio e giugno e in questo senso sarebbero importanti anche azioni a promozione del turismo”.