Città di Castello

Tari, opposizioni in coro “Reintrodurre e rendere stabili agevolazioni per famiglie meno abbienti”

Reintrodurre e rendere stabili le agevolazioni sulla Tari, tassa dei rifiuti, per le famiglie meno abbienti: lo propongono in una mozione le opposizioni del Comune di Città di Castello, Castello Cambia, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Movimento 5 Stelle e Tiferno Insieme.

Il quadro economico e sociale di questi ultimi anni continua a preoccupare soprattutto per i riflessi della crisi economica nei confronti di chi è più vulnerabile e richiede un sistema di protezione sociale. Tale situazione trova soprattutto riscontro nei casi di famiglie a basso reddito con minori a carico che si trovano in difficoltà nel pagamento delle varie utenze” si legge nella nota congiunta, che presenta e spiega il documento. “Fino allo scorso anno l’Amministrazione Comunale ha cercato di far fronte a questa situazione, predisponendo un rimborso, anche parziale, della tariffa pagata dalle famiglie nell’anno precedente. Tale impegno finanziario però non è stato rinnovato nell’anno corrente, nonostante il Comune abbia goduto di un dividendo di Sogepu nel 2016 di 160mila euro, derivante dall’utile netto di 177mila euro”.

Nel Regolamento per la disciplina del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi sono presenti riduzioni e agevolazioni che riguardano varie situazioni” precisano i firmatari Nicola Morini, Emanuela Arcaleni, Vincenzo Bucci, Luigina Flamini, Marco Gasperi, Andrea Lignani Marchesani, Valerio Mancini, Riccardo Augusto Marchetti, Cesare Sassolini.

Appare eticamente giusto ed economicamente opportuno che una pari attenzione venga posta nei confronti di famiglie che, in considerazione del basso potenziale economico e della numerosità del nucleo, possono incontrare maggiori difficoltà per far fronte al pagamento del servizio

La mozione va in questa direzione ed in particolare “impegna la Giunta a reintrodurre, possibilmente entro il corrente anno, le agevolazioni sociali in favore di titolari nuclei familiari a basso reddito sulla base di parametri ISEE e a renderle permanenti attraverso l’individuazione di percorsi e modalità che garantiscano in futuro tali assegnazioni, compresa la modifica dello stesso Regolamento”.