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Cartelle Tari 2016 per gli edifici inagibili di Norcia | Aggiornamento, il Comune spiega

Aggiornamento alle ore 16.20 del 15 dicembre – Sulle polemiche per la richiesta di Tari sugli immobili terremotati, con l’onere di dimostrare l’inagibilità lasciato ai cittadini, interviene ora anche il Comune di Norcia. Che precisa alcuni dettagli su quanto sta succedendo e preannunciato ieri da Tuttoggi.info.

L’Ufficio tributi del Comune di Norcia ha emesso un avviso al fine di fare chiarezza sulla complessa situazione del pagamento TARI per l’anno 2016. La problematica è emersa in quanto la normativa sulla gestione del sisma non ha derogato l’obbligo all’emissione dei ruoli TARI. Le difficoltà che l’ufficio ha incontrato e sta incontrando, per le quali nel pieno rispetto dello Statuto del Contribuente sta chiedendo aiuto ai cittadini, sono legate alla mancanza di relazione tra i dati delle schede Aedes e FAST, redatte per le proprietà e per le unità strutturali dai tecnici della Protezione Civile e professionisti privati, e le informazioni del ruolo TARI sull’oggetto, soggetto utilizzatore e periodo d’imposta”.

“Eravamo consapevoli di aver ereditato questo problema delle banche dati tanto che avevamo emesso ed aggiudicato un bando di gara proprio con questa finalità – dichiara il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno – gara che abbiamo dovuto annullare a seguito degli eventi sismici”. Il Sindaco sottolinea come “è quanto meno singolare che la problematica sia stata sollevata dal circolo locale del PD: dovrebbero ben sapere che il Comune utilizza nell’esercizio delle sue funzioni gli strumenti e le norme che il legislatore gli mette a disposizione”. Non è dunque all’Amministrazione Alemanno che si deve attribuire il ‘regalo di Natale’ cui il PD di Norcia fa riferimento.

Ecco cosa devono fare i cittadini

In un avviso pubblico, quindi, il Comune di Norcia  – nella persona del responsabile economico – finanziario Marucci – chiarisce cosa devono fare i cittadini che hanno ricevuto l’avviso. Questo il testo.

Nei giorni scorsi l’Ufficio Tributi, nel rispetto della normativa statale di settore, ha dovuto emettere i ruoli Tari per l’anno 2016. Nell’elaborare il ruolo 2016, l’Ufficio, stante il tempo a disposizione ed il patrimonio di informazioni disponibile, ha fatto del proprio meglio per associare le informazioni del ruolo Tari con quelle delle schede Fast ed Aedes. Ciononostante molti cittadini si sono visti recapitare avvisi 2016 per l’intera annualità. L’inconveniente è dovuto a molti fattori tra i quali il più significativo certamente è la carenza di informazioni nelle schede di censimento del danno, che comunque sono pensate per rilevare la situazione dell’unità strutturale e non consentono una corretta relazione tra oggetto, soggetto e periodo di imposta (non riportano ad esempio i subalterni catastali, i nomi degli utilizzatori – basta leggere le Ordinanze Sindacali specie quelle di aggregati con più unità immobiliari, ecc.).

La significativa presenza di cittadini ai nostri sportelli che dichiarano difficoltà di comprensione dell’atto ricevuto, induce quindi ad emettere il presente avviso di chiarimento. 

Tre gli aspetti da sottolineare:

1. Il contribuente con EDIFICIO INAGIBILE se sull’Avviso Tari verifica che il ‘periodo calcolato’ è pari a 236 giorni NON DEVE RESTITUIRE ALCUN DOCUMENTO in quanto l’imposta è stata calcolata soltanto dal 01.01.2016 al 23.08.2016 periodo antecedente al sisma. Pertanto, il contribuente con edificio inagibile, deve effettuare il pagamento nelle seguenti scadenze:

  • persone fisiche residenti a Norcia, entro il 16 febbraio 2018;
  • titolari di reddito di impresa, reddito di lavoro autonomo ed esercenti attività agricola entro il 16 dicembre 2017, sabato. Il pagamento può essere effettuato entro lunedì 18 dicembre.

2. Il contribuente con EDIFICIO INAGIBILE, se sull’Avviso TARI verifica che il ‘periodo calcolato’ è pari a 365 giorni, RESTITUISCE L’AVVISO all’Ufficio Tributi al fine di provvedere alla rettifica dello stesso con presentazione della documentazione in suo possesso.
3. Il contribuente con EDIFICIO AGIBILE, non ricompreso all’interno della ‘Zona Rossa’, paga la Tari per l’intero anno (‘periodo calcolato’ pari a 365 giorni) e non deve presentare nessun documento al Comune.

L’Ufficio Tributi, consapevole delle complessità della situazione, è comunque a disposizione di quanti avranno necessità di essere assistiti e ricorda che i cittadini potranno presentare le loro istanze dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 (lunedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30). Via email all’indirizzo: tributi@comune.norcia.pg.it Per telefono al numero 0743/828711 interno 304 e 306

Ci scusiamo per il disturbo arrecato e chiediamo la collaborazione di tutti gli utenti al fine di una quanto più puntuale bonifica delle nostre banche dati.


Il Comune di Norcia chiede il pagamento della Tari per tutto il 2016 ai proprietari degli immobili sul territorio comunale, compresi quelli che non esistono più in seguito al terremoto. Con l’onere di dimostrare l’inagibilità – e quindi l’esenzione per il periodo post sisma – lasciato ai cittadini. Che in una manciata di giorni dovrebbero recarsi negli uffici dell’ente, portando tutti i documenti, comprese le ordinanze di inagibilità emesse proprio dal Comune di Norcia. Eppure sarebbe bastato incrociare i dati – che dovrebbero essere tutti in possesso dell’ente visto che sono gli stessi presentati per altre pratiche o emessi dallo stesso Comune – prima di inviare le cartelle della tassa sui rifiuti per emettere delle richieste di pagamento corrette e limitare un po’ i disagi ai cittadini.

Contestualmente all’invio delle lettere, datate 28 novembre 2017 ma arrivate in alcuni casi in questi giorni, il Comune di Norcia aveva pubblicato una comunicazione sul proprio sito internet. Preallertando che la scadenza della prima rata è fissata al 15 dicembre. In questa manciata di giorni, quindi, i cittadini che hanno ricevuto i ruoli Tari per edifici distrutti o inagibili dovrebbero recarsi negli uffici comunali di persona riportando indietro “l’avviso TARI 2016, completo di modelli F24, per l’annullamento con allegati i relativi documenti che comprovano l’Inagibilità (scheda FAST, AEDES o Ordinanza Sindacale)“.

Ovviamente la tassa sui rifiuti è arrivata (e ancora non a tutti) – con posta ordinaria e non certo a fine novembre – anche a numerose persone che abitano fuori città, se non addirittura fuori regione, proprietari di seconde case. E che dovrebbero in tutta fretta magari prendere un giorno di ferie dal lavoro per correre a Norcia entro domani (anche se è possibile usufruire della sospensione dei tributi, al momento fino a febbraio 2018). Facile pensare quindi che in molti opteranno per altre due soluzioni, comunque a proprio danno: non pagare (con la certezza di un successivo accertamento ed un avviso Tari maggiorato) oppure pagare lo stesso pur avendo diritto all’esenzione.

Un minimo di controllo sugli avvisi Tari, comunque, sarebbe stato fatto, tanto che in alcuni casi viene chiesto il pagamento relativo a 365 giorni, mentre in altri per 236, quindi fino al 24 agosto, data del primo terremoto.  E chi è fuori casa da fine ottobre?

Pd all’attacco: “Confusione totale”

Ad intervenire sul tema è in una nota il Partito democratico di Norcia. “I cittadini di Norcia sotto l’albero di Natale troveranno un bel regalino. In questi giorni – scrive il Pd – stanno arrivando dal Comune di Norcia Ufficio Tributi le richieste di pagamento della TARI (Tassa sui rifiuti) per l’anno 2016, in quanto non arrivate prima del sisma del 24 agosto e del 30 ottobre. E fino a questo punto potevamo accettare la richiesta di pagamento da parte del Comune di Norcia, seppur in modo parziale perché i cittadini con esito inagibile ai propri locali dovrebbero pagare la relativa tassa TARI fino al 24 agosto del 2016; invece non cambiava nulla per chi aveva i propri locali agibili perché avrebbe dovuto pagare la tassa per l’intero anno 2016. Ma poteva il Comune di Norcia condurre una buona istruttoria al fine di verificare esso stesso l’inagibilità o meno dei fabbricati, così da inviare la cartella di pagamento ai cittadini con l’esatto periodo di tempo oggetto di imposizione

Certo che poteva, visto che da tempo si vanta di avere la situazione post-sisma sotto controllo, facendo un rapido confronto con le ordinanze di agibilità dallo stesso emesse, quando invece la verità è che niente è sotto controllo e la confusione e il disorientamento imperversa negli uffici comunali. 

Le richieste di pagamento TARI presentano almeno due grosse anomalie, che teniamo a sottolineare, causando pertanto il caos più totale tra i concittadini. La prima anomalia consiste nell’aver notificato la richiesta di pagamento della TARI senza minimamente controllare le ordinanze di agibilità o inagibilità in possesso del Comune: di conseguenza sono state inviate richieste di pagamento ad alcuni cittadini per tutti i 365 giorni mentre ad altri per i soli 236 giorni, quindi fino al 24 agosto, ma – sostiene il Pd –  senza un criterio e senza il minimo controllo

Già questo basta a creare un grande disagio e un’immane confusione. Perché c’è chi paga senza controllare, e forse vista la svista del Comune paga anche male, il che potrebbe un domani dar vita a una richiesta di rimborso, magari anche dopo anni, e quindi attività inutile e spreco di tempo e risorse per l’apparato comunale; poi c’è chi rinvia la richiesta di pagamento al Comune, non pagandola perché visto il vocio che riecheggia per le strade di Norcia non ritiene di doverla pagare, quando invece la richiesta potrebbe essere una di quelle corrette. E soprattutto la restituisce perché, come si evince dalla richiesta di pagamento nell’avviso, vi è scritto da restituire in caso di inagibilità dei locali, invece magari la richiesta era appunto corretta perché riportava solo i 236 giorni e non tutti i 365. 

Caos totale. Ma c’è dell’altro. Infatti c’è chi paga l’intera cartella, anche se per 365 giorni e non per i 236 come dovrebbe essere in caso di inagibilità, sostenendo che tanto l’andare a Norcia e richiedere la rettifica gli costerebbe diversi euro di viaggio e diverse mattine di fila e code presso gli uffici comunali, allora è disposto anche a pagare quei 50 euro in più e non doversene più preoccupare. Questo è gravissimo, sintomo di totale mancanza di dialogo con la pubblica amministrazione, la quale a quanto pare si disinteressa dei suoi concittadini. 

I commercialisti di Norcia, e anche i tecnici, ricevono decine e decine di telefonate al giorno e per spiegare il disguido perdono solo tempo utile di lavoro, tra l’altro un disguido del Comune e non proprio dei professionisti quindi dovrebbe essere il Comune ad occuparsene e a spenderci il tempo necessario. Costi aggiuntivi e tempo perso, e il tutto si ripete per migliaia di case e locali nel centro storico, poi anche tutte quelle al di fuori.  Ecco il brutto Natale che l’amministrazione sta facendo passare ai suoi cittadini terremotati.

E poi vogliamo occuparci dell’ultima assurdità oggetto di richiesta da parte del Comune. Come si evince dalle richieste di pagamento, il Comune di Norcia, dopo che il Sindaco Alemanno per tutto questo tempo ha emesso le ordinanze di agibilità o inagibilità, ora chiede al privato cittadino di produrre in allegato le ordinanze dallo stesso Comune emesseMai sentito parlare di semplificazione per la pubblica amministrazione?  La pubblica amministrazione è obbligata essa stessa a ricercare i dati e documenti che sono già in possesso della pubblica amministrazione stessa, non richiedendoli al privato come il Comune di Norcia sta facendo.

Quale era una delle strade alternative, e ovviamente migliori, da seguire? Il Comune avrebbe dovuto chiedere la TARI fino al 24 agosto a coloro che avevano locali poi diventati inagibili e richiedere la TARI per l’intero anno a coloro che avevano i locali agibili nell’anno 2016, il tutto ovviamente facendo le  verifiche del caso sulla base delle ordinanze emesse.  Invece è stata creata una totale confusione, mescolando le carte e stampando un modello unico per entrambe le situazioni. Adesso ci vorranno mesi per ristabilire le cose e riportarle all’ordine, facendo perdere tempo e risorse al Comune e ai suoi funzionari che pertanto al posto di pensare alla ricostruzione saranno presi da altro, e comunque con pagamenti a volte sballati.  Ma alle persone anziane, oltretutto terremotate e ancora sconvolte, chi ci pensa? Il Comune ritiene che hanno la lucidità in tale situazione di discernere le due situazioni e di conseguenza autodeterminarsi? Perché addossare un lavoro, che sarebbe proprio del Comune, ai privati cittadini?”.