Categorie: Cronaca Terni

Targhe alterne a Terni, Aci fa la sua proposta contro inquinamento

A seguito del recente rinnovo dei provvedimenti comunali di limitazione della circolazione veicolare (cd. targhe alterne) ai fini del contenimento dell’inquinamento ambientale da PM10 e delle polemiche derivatene si è svolto in data 13 febbraio u.s. un incontro dei vertici ACI (Presidente M.A. Bartolini e Direttore R. Ferriello) con l’Assessore del Comune di Terni L. Bencivenga e i tecnici comunali alla viabilità M. Galli e W. Giammari.
ACI ha evidenziato che ferma restando la necessità di alcuni provvedimenti ‘tampone’ alle emergenze per sforamento dei limiti consentiti, come ripetutamente misurato dalle centraline di Le Grazie e Borgo Rivo, gli stessi possano essere calibrati in modo da ridurre gli effetti negativi (costi sociali-economici e compressione della libertà di circolazione) e massimizzarne i positivi.
In tale senso sulla base degli studi scientifici più accreditati circa la componente inquinante più dannosa per la salute umana definita “polveri sottili” (PM2.5, PM 5.0 e PM10) e le misure più efficaci nel contrasto a tale agente inquinante ACI ha avanzato alcune proposte per l’adozione di provvedimenti mirati alle 2 principali cause da traffico veicolare (cui come noto si aggiungono quelle inerenti i residui industriali e gli impianti di riscaldamento urbani).

  • Particolato da gas di scarico dei veicoli: limitazione della circolazione stradale anche più estesa di 2 gg./settimana, ma riferite solo a specifiche tipologie veicolari: con alimentazione DIESEL e fabbricate nel rispetto delle più vecchie direttive euro 0, 1 e 2 (veicoli con oltre 10 anni)
  • particolato da sollevamento: lavaggio delle strade con getti d’acqua a pressione (periodo pilota nelle aree delle centraline di Le Grazie e Borgo Rivo).

ACI ha inoltre sollecitato un maggiore coordinamento dei provvedimenti adottati ed un più preciso riscontro scientifico delle misurazioni (prima/dopo).
L’Assessore Bencivenga ha rilevato che il Comune di Terni intende muoversi in tal senso e che già nella legge regionale, attualmente in fase di elaborazione sulla materia, sono presenti disposizioni relative agli ambiti di discrezionalità dei Comuni nell’adozione dei provvedimenti ed al lavaggio delle superfici stradali quale misura ordinaria di gestione della problematica.