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TAR, inaugurato l'anno giudiziario / Nel 2013 595 ricorsi

(Ale. Chi.) – Il Tar dell'Umbria ha inaugurato oggi l'anno giudiziario nella sua sede di Corso Baglioni: all'attivo peril 2013 un totale di 595 ricorsi, di cui 388 riguardanti casi umbri, e ben 207 per l'equa riparazione da irragionevole durata del processo nel Lazio. All'inaugurazione era presente anche la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. Il presidente Cesare Lamberti ha snocciolato i numeri proprio durante l'inaugurazione. Il tribunale amministrativo regionale ha trattato 113 ricorsi in ambito di edilizia (14 in meno rispetto al 2012), 10 per cio' che concerne l'ambiente. “Anche se non e' possibile tracciare un confine esatto fra la materia dell'edilizia e quella urbanistica – ha sottolineato Lamberti – l'impressione complessiva che si rinviene è quella di una crescente attenzione alla conservazione del territorio e al contenimento dell'iniziativa privata nei limiti di legge”.

Sono invece diminuiti i ricorsi per l'area sociale, scesi da 67 a 24, ed un forte decremento lo hanno subito anche i procedimenti riguardanti il pubblico impiego. Sul lavoro del Tar pesa anche la situazione economica. “L'attuale fase di stagnazione dell'economia – ha rimarcato il presidente – si vede nei 26 ricorsi in meno in materia di concessioni e autorizzazioni”, mentre “la flessione dei ricorsi per le controversie contrattuali è da ascrivere solo in parte al perdurare della crisi”.

Il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi ha evidenziato il ruolo fondamentale di questa branca dell’ordinamento giudiziario italiano. “E’ grande l’importanza che l’istituzione TAR riveste nel territorio umbro e nella sua collettività – dichiara Guasticchi – per l’attività da sempre svolta, costantemente improntata ad un forte richiamo ai valori fondamentali del vivere comune della nostra società civile. Con cordialità rivolgo un particolare saluto a tutti i Magistrati che, quotidianamente, si adoperano in condizioni estremamente difficili e precarie per svolgere il loro qualificato compito a tutela della giustizia e della corretta gestione della “Res Publica”, al fine di dare risposte rapide e giuste alla diffusa esigenza di legalità che proviene dalla società civile in una fase di profonda crisi economica e sociale. Sono grato, inoltre – aggiunge Guasticchi – per l’elevato contributo di collaborazione che, in tutti questi anni, giunto ormai alla fine del mio mandato legislativo, ho avuto l’onore di ottenere, da parte di tutte le Istituzioni, interessate nel perseguimento e nella tutela del bene comune, offrendo incondizionatamente un incisivo contributo ad una soluzione qualitativa dei numerosi problemi presenti nella nostra realtà. L’efficacia dell’attività amministrativa in genere e della giurisdizione in particolare pretende, infatti, non solo efficienza ma anche qualità, poiché l’efficienza, se ispirata ad una visione meramente aziendalistica o nutrita di soli numeri senza profili di qualità, è destinata a rivelarsi, nel tempo e nella sostanza, priva di concreta efficacia. Tale sinergia – afferma il Presidente della Provincia – ha contribuito, sicuramente, al mantenimento, in maniera decisiva, di un livello apprezzabile di credibilità, nel nostro territorio, delle Istituzioni democratiche di cui il TAR è parte ed espressione essenziale ed altamente significativa; si è collaborato così a scongiurare il temuto allontanamento delle istituzioni dai problemi della cittadinanza che, a sua volta, comporta il pericolo di una deriva antidemocratica; tale deriva va, sicuramente, arrestata con azioni ed interventi incisivi ed altamente qualitativi, percepibili dall’opinione pubblica come garanzia e stimolo di sviluppo di più avanzate e generali conquiste di libertà e di serena convivenza civile, patrimonio inalienabile del nostro ordinamento giuridico-costituzionale. A tali Istituzioni, pertanto, va tutta la mia stima, ammirazione e gratitudine per lo spirito di sacrificio e la consapevolezza dei valori in gioco; i risultati positivi raggiunti, in virtù di questo impegno straordinario, consentono infatti di guardare ad un rinnovato futuro della nostra collettività con maggiore serenità d’animo. Anche l’Amministrazione Provinciale, in questi anni del mio mandato legislativo – conclude Guasticchi -, ha inteso essere co-protagonista, con tutte le Istituzioni qui presenti, in questa opera di rinnovamento, offrendo il suo contributo perché la città e il suo territorio possano diventare un punto di riferimento, in termini di qualità ed efficacia dell’azione amministrativa e della giurisdizione, della ‘cultura della legalità’, espressione di un nuovo modo, ormai diffuso a più livelli, di percepire e concepire la giustizia come servizio pubblico”.

“Sappiamo bene, come legislatori e amministratori pubblici, quale è la nostra responsabilità per offrire alla società norme e procedure amministrative che siano adeguate anche a garantire la riduzione dei tempi di eventuali contenziosi di carattere amministrativo. Vanno in questa direzione le diverse iniziative legislative assunte dalla Regione Umbria per una profonda opera di sburocratizzazione e semplificazione di norme e procedimenti”: così la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel suo saluto.
La presidente Marini, nel fare riferimento al dibattito apertosi di recente in sede parlamentare circa la necessità di una nuova riforma del Titolo V della Costituzione, soprattutto nella parte che regola le competenze tra Stato e Regioni, ha voluto ricordare – si legge in un comunicato di Palazzo Donini – la legge quadro approvata dal Consiglio regionale in materia di semplificazione amministrativa, l'adozione dei Testi unici per i settori del turismo e dell''artigianato, e quello sul commercio attualmente in fase di definizione, oltre alle iniziative tese alla dematerializzazione degli atti amministrativi.
“La giustizia amministrativa – ha affermato la presidente – rappresenta, per chi ha responsabilità di governo, una misura della qualità del lavoro politico ed amministrativo e anche un supporto a questo nostro lavoro”. Ma è al tempo stesso necessario, secondo la presidente Marini, che i tempi della giustizia amministrativa abbiano una ragionevole durata, così come i Tribunali amministrativi regionali “non possono rappresentare dei luoghi di compensazione di controversie di carattere politico che si sviluppano localmente dove si determinano – ha concluso la presidente – contrapposizioni su materie quali il governo del territorio, opere pubbliche, tutela dell''ambiente e del paesaggio”.

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