Tanti giovani hanno voluto dare l’ultimo saluto al professor Stefano Pannacci e a suo figlio Claudio, morti tragicamente a Senigallia, travolti dal treno. Il padre ha cercato inutilmente di salvare il figlio, che si era lanciato su quel binario. Una tragedia che si è consumata davanti agli occhi di mamma Claudia. La coppia, separata, si era data appuntamento a Senigallia proprio per parlare del futuro del figlio, che aveva dei problemi, ma che rifiutava il ricovero in una clinica, nonostante le preghiere dei genitori.
Un dramma che ha sconvolto le comunità di Perugia e di Valfabbrica. La grande partecipazione alle esequie, che si sono svolte lunedì mattina nella chiesa di Santa Maria di Colle, testimonia i sentimenti che in queste ore accomunano la comunità perugina e quella di Valfabbrica. Unite nel dolore di fronte al dramma di un padre che ha tentato invano di salvare il figlio.
Un dramma difficile da accettare, che lascia il cuore pieno di pianto, ma che ci stimola ancor più a sostenerci a vicenda, come ha detto don Pietro Ortica celebrando i funerali con don Nicola Allevi, parroco di Monteluce.
La prematura scomparsa di Claudio, studente di appena 26 anni, e di Stefano, stimato docente dell’IIS Cavour Marconi Pascal e apprezzato membro delle corali di Monteluce e Valfabbrica, “non spegnerà il loro ricordo – scrive in una nota l’amministrazione comunale di Perugia, rinnovando il proprio cordoglio – ed è un potente richiamo a sentirci parte di una stessa comunità e a stringerci attorno a chi ora più soffre. A mamma Gloria, alla sorella di Claudio e a tutti i familiari così duramente colpiti dal lutto giungano vicinanza, affetto e solidarietà”.