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Tagli e crisi economica, ma i centri socio-culturali del Trasimeno non si fermano

Lo scorso 27 Dicembre 2011 i Comuni del Trasimeno hanno comunicato alle Associazioni firmatarie dell'accordo per i “Servizi di domiciliarità leggera”, che dal 1 gennaio 2012 si intendevano sospesi i rimborsi documentati ed opportunamente rendicontati, come previsto da tale protocollo, e che, per il 201,1 ammontano a circa 24 mila euro.

In seguito, si é avuto un incontro per valutare l'impatto che tale decisione avrebbe assunto per i cittadini del territorio.

Dai dati del call-center “Filo d'Argento” Auser Nazionale, il Coordinamento dei Centri Socio-Culturali (CATT), che é solo una parte della rete delle associazioni firmatarie, ha reso noto che 3000 risultano i servizi svolti nel 2011 con circa 4000 ore prestate dagli 80 volontari di Castiglione del Lago, Panicale, Piegaro, Paciano, Ponticelli di Città della Pieve, Magione, Tuoro sul Trasimeno. I chilometri percorsi sono stati circa 80.000 con un parco macchine che conta 11 automezzi.

I servizi svolti si suddividono in: compagnia a domicilio e telefonica; emergenza estate; consegna farmaci, accompagnamento presso ambulatori ed ospedali; accompagnamento a fare la spesa; ai centri sociali, e per il disbrigo pratiche.

Le persone che si sono rivolte al servizio sono state circa 500, la maggioranza donne di età superiore ai 70 anni e portatori di handicap. Il Coordinamento riunitosi in data 7 Febbraio 2012 presso la sala riunioni del Cesvol di Castiglione del Lago, pur consapevole dei tagli allo stato sociale operati dal governo nazionale pur comprendendo la difficile situazione economica in cui versano i Comuni, ritiene che la risoluzione della convenzione operata dai Comuni del Trasimeno, possa avere pesanti ripercussioni sulla fascia di popolazione più a rischio.

Pertanto, concorda sulla necessità del prosieguo dell’azione di volontariato intrapresa a fronte della ancor più precaria condizione sociale presente. Il Coordinamento fa appello ai Comuni di riconsiderare la decisione di sospendere i contributi, prendendo in considerazione una soluzione che metta in condizione le Associazioni di poter svolgere i servizi per quelle persone che si trovano in emergenza sociale. Il Coordinamento ha, inoltre, deciso di adottare una serie di iniziative per raccogliere fondi da devolvere all'azione del “Filo d'Argento”. In primo luogo si dovrà operare per promuovere in modo più determinato la sottoscrizione del 5 per 1000 per Auser Filo Argento nella prossima dichiarazione dei redditi, ed anche organizzare iniziative specifiche di autofinanziamento da dedicare a tale scopo.

I Centri Sociali aderenti al Coordinamento si impegnano comunque a far fronte alle necessità attraverso l’attività dei propri volontari e a proprie spese almeno fino al mese di Aprile 2012, con relativa tranquillità, ma da parte dei Comuni si dovrà prendere una decisione definitiva in sede di approvazione del bilancio.

Equità e giustizia sociale dovranno sempre più essere le parole d’ordine delle forze politiche che ci governano in questa fase di crisi del paese.