Federconsumatori ha messo a disposizione i propri sportelli (tel. 075 7972595, email: andreaconsumatore@libero.it) per tutti i cittadini che intendono chiedere risarcimento di quanto pagato per servizi di trasporto che non sono stati forniti a seguiti dei tagli operatori dalla Regione per far quadrare i conti.
“Non solo le corse sono state annullate – ricorda il presidente AlessanPetruzzi – ma non è stata fornita tempestiva informazione: nella notte di domenica 7 luglio sono comparsi a cura di busItalia, volantini- “informazioni di viaggio”- affissi sulle colonnine delle fermate degli autobus che annunciavano l’annullamento delle corse da lunedì 8 fino al 10 settembre. Questa decisione ha forti ricadute su tutti i cittadini che usufruiscono del servizio: i maggiormente colpiti sono i giovani senza patente, i lavoratori e gli anziani che utilizzano il mezzo pubblico per necessità primarie come recarsi in farmacia o dal medico. O ancora, coloro che risiedono nelle periferie o zone interne, spesso addirittura colpite dal terremoto”.
Decine e decine di cittadini – riferiscono dall’associazione – stanno chiamando gli sportelli di Federconsumatori per chiedere assistenza e denunciare la violazione di un diritto. Oltre cinquanta persone che tutte le mattine si recano a lavoro da Foligno a Perugia e in possesso di abbonamento, si vedono soppresse tutte le linee pomeridiane, eccetto una che parte alle ore 14, che comprensibilmente rende impossibile lo spostamento per coloro che effettuano rientri pomeridiani. Oppure come l’intero bacino del perugino e del Trasimeno che si vede assicurate solo 20 corse su 65. E poi c’è la Valnerina, con paesi che rischiano di restare isolati.