Un match senza storia, durato appena 57 minuti. Solo nel 1911 c’era stato un precedente uguale, quando anche Dorothea Douglass Chambers aveva vinto la finale con un duplice 6-0. Per Swiatek, che da lunedì salirà al gradino numero 3 della classifica mondiale, è il sesto titolo Major della carriera, in sei finali disputate, ed è il primo successo sull’erba e quindi a Wimbledon, dove per l’ottava edizione consecutiva c’è un nome nuovo nell’albo d’oro femminile. La polacca ha già in bacheca quattro titoli del Roland Garros e uno degli Us Open. Per Anisimova, invece, era la prima finale a livello di Grande Slam: da lunedì ritoccherà il suo best ranking, approdando per la prima volta nella top ten Wta, piazzandosi al settimo posto.
“È un momento incredibile. Ringrazio il mio team. Abbiamo dimostrato a tutti che il lavoro paga. Penso che sia stata una delle migliori partite che abbia mai giocato. Sentivo un po’ la ‘pressione’ del Campo Centrale: mi sono resa conto, partita dopo partita, di potercela fare. Mi voglio congratulare con Anisimova per il grande lavoro fatto e sono sicura che giocherà presto altre finali Slam”. Queste le parole a caldo della polacca dopo il trionfo sull’erba londinese. La statunitense di origini russe, invece, ha detto poche parole e in breve, sopraffatta dal pianto, si è congratulata con la neo campionessa polacca e ha ringraziato la mamma.
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(ITALPRESS).