Cronaca

Svincolo di Scopoli, la lotta non si ferma anzi s’infiamma

Sarà il 2017 l’anno decisivo per la realizzazione del tanto invocato quanto promesso ‘svincolo di Scopoli’ lungo il nuovo tracciato della Foligno – Civitanova Marche? Per ora, l’unica cosa certa è che sono passati senza tangibili risultati anche questi dodici mesi. L’altra certezza è quella che la pazienza degli abitanti della Val Menotre è finita da un pezzo, basti ricordare che due mesi una cinquantina di persone era letteralmente scesa in strada per reclamare risposte concrete da parte delle istituzioni competenti. A metà ottobre venne occupata la sede stradale del vecchio tracciato, ma durante le festività il comitato non esclude la possibilità di un’invasione simbolica del viadotto di Scopoli, proprio li dove risulta previsto lo svincolo. “Il terremoto non può essere una scusa per abbandonare il progetto – rilancia Alessio Fiacco, portavoce del comitato Val Menotre – anzi, la crisi sismica ha dimostrato tutta l’importanza strategica che il collegamento su Scopoli e quindi verso la Valnerina avrebbe sull’utilità della nuova Val di Chienti. Senza lo svincolo l’opera, quantomeno nel tratto umbro è mutilata ed incompleta. I nostri politici, a tutti i livelli istituzionali, dal Comune al Parlamento – sottolinea Alessio Fiacco – ci avevano assicurato l’impegno diretto e personale dell’ormai ex premier Renzi. Ma considerando che i ministri delle Infrastrutture e della Cultura, così come tutti i politici e gli amministratori umbri sono rimasti al loro posto – conclude – non ci sono né alibi ne altri scaricabarile che tengano. Noi non molliamo e abbiamo buona memoria”.