E’ subito polemica sulla visita del sindaco Nando Mismetti a Scopoli, arrivato intorno alle 17 di ieri nella zona ‘dei piloni’ insieme al vicesindaco Rita Barbetti e all’assessore alle Infrastrutture Graziano Angeli.
Ad accoglierli una cinquantina di abitanti della Valmenotre, con il portavoce del comitato Alessio Fiacco in prima linea.
Un blitz apprezzato ma considerato comunque tardivo, è stato infatti fatto notare che nei mesi scorsi sono state date troppe rassicurazioni, pur non avendo in mano certezze da spendere.
E sulla questione infila il coltello nella piaga, Riccardo Meloni capogruppo di Forza Italia e consigliere provinciale: “pochi giorni dopo che tutta la minoranza ha richiesto un Consiglio comunale straordinario aperto alla cittadinanza, sulla problematica dello svincolo di Scopoli, il sindaco e buona parte della sua giunta sono finalmente andati a parlare ai cittadini della Valmenotre, per evidenziare tutto il loro impegno. Nessuno nutre dubbi sul fatto che ogni amministratore voglia il massimo per il suo territorio, ma – incalza Meloni in una nota – quello che si contesta è il metodo”.
“Inutile fare vittimismo ora, quando gli stessi, nel febbraio 2012 mi sbeffeggiarono alla presenza di tanti cittadini della nostra montagna, quando volevo discutere un’interpellanza in Consiglio comunale sull’argomento.
Successivamente però – ricorda l’esponente azzurro – dopo che tutti compresero la gravità della situazione, senza divisioni politiche, guardammo oltre gli steccati politici e nel giugno 2013 quando era al governo anche il centro destra, il sindaco incontrò a Roma l’allora sottosegretario alle Infrastrutture Rocco Girlanda. Mi spesi in prima persona per l’incontro – scrive Meloni – a cui ebbi l’onore di partecipare.
Ora, dopo la lettera di stop inviata dal ministro Franceschini, le speranze della realizzazione dell’opera sono piuttosto ridotte – rileva – pertanto, invece di fare improbabili sit-in settimanali, è necessario avere la stessa determinazione e partire alla volta di Roma, per avere un incontro chiarificatore e definitivo con il ministro.
Tutte le forze politiche – chiede Meloni – devono andare a Roma a far comprendere al ministro le nostre motivazioni, l’importanza dell’opera, i rischi di un tratto lunghissimo senza uscite, lo sviluppo territoriale e quant’altro deve essere messo sul tavolo battendo i pugni se necessario”.
Ma i residenti della Valmenotre non intendono abbassare la guardia e rilanciano l’iniziativa.
“Ben venga l’impegno del sindaco e dell’amministrazione ma fare i presidi qui ha poco senso e rischia anche di avere poca utilità. Stiamo pensando di organizzare una manifestazione a Perugia sia sotto la Soprintendenza che difronte a Palazzo Donini, sede della giunta regionale dell’Umbria. Vogliamo che sentano in maniera concreta la nostra voce – fa sapere il portavoce Alessio Fiacco – e se le istituzioni non vengono da noi, saremo noi ad andare da loro. Questa non è una battaglia politica, questa battaglia si può vincere tutti insieme ma se si dovesse perdere – conclude Fiacco – non sarà difficile individuarne i responsabili”.