Foligno

Svincolo di Scopoli, cinque milioni per la realizzazione

Sarà il 2018 l’anno dello Svincolo di Scopoli? Per ora il 2017 si chiude con alcune certezze: il Governo Gentiloni ha inserito l’opera “nell’ambito degli interventi a carattere strategico volti a migliorare il sistema dei collegamenti dell’area colpita dagli eventi sismici”. La richiesta di finanziamento è di cinque milioni di euro. 

E’ quanto scritto nero su bianco dall’assessore regionale alle Infrastrutture Giuseppe Chianella in una nota inviata all’assessore comunale alle Infrastrutture Graziano Angeli per rispondere ad una interrogazione presentata dalla consigliera Chiara Allegretti (PD) nel corso dell’ultima seduta consiliare.

A dire il vero, non ci sono eclatanti novità nè in merito all’iter burocratico, nè in merito all’attuale stato delle cose, viene soltanto confermato quanto già annunciato più volte dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. Una conferma ufficiale in sede di Consiglio comunale è comunque un buon passo avanti, anche se ora la patata bollente è finita nuovamente a Roma nelle mani del Ministero delle Infrastrutture e dell’Anas Spa.

Quando Comune e Regione diedero parere negativo

Nella risposta si ripercorre l’intera vicenda, sin da quando, il Comune di Foligno con nota del 20 gennaio 2004 rappresentava “che intendeva tutelare il luogo tra Pale e Ponte Santa Lucia ove era previsto uno svincolo completo a quadrifoglio, sia per la vicinanza del Menotre, sito di interesse comunitario Sic, sia per le presenze archeologiche”. La Regione Umbria con delibera del maggio 2004 nell’esprimere il suo parere, prescriveva che “fossero individuate le migliori soluzioni tecniche per limitare l’impatto ambientale dello svincolo Val Menotre situato tra Pale e Ponte Santa Lucia. Nettamente contraria al tracciato ed allo svincolo di Pale e Ponte Santa Lucia – si legge nella nota – la Soprintendenza Archeologica dell’Umbria in quanto in prossimità del realizzando svincolo sono presenti resti di un santuario pre-romano”. Si ritiene che la contrarietà del Ministero per i Beni Culturali alla localizzazione del tracciato ed al posizionamento dello svincolo, siano le ragioni per le quali il tracciato, oggetto poi della progettazione definitiva-esecutiva e poi della esecuzione, è stato spostato più a monte verso la frazione di Scopoli. Inoltre, in località Scopoli non si hanno presenze archeologiche rilevanti, come peraltro riconosciuto dallo stesso Mibact anche nel parere recentemente espresso. In conclusione – si legge – “sul tracciato è stato il parere vincolante del Mibact, oltre alle osservazioni del Comune di Foligno e della Regione dell’Umbria, a determinare lo spostamento, passando dalla prima ipotesi che lo collocava tra Pale e Ponte Santa Lucia in una posizione più a monte verso Scopoli”.

Necessario per motivi di sicurezza e protezione civile

La principale ragione dello Svincolo di Scopoli era dettata da motivi di sicurezza, che vede un tracciato in forte pendenza tra Colfiorito e Foligno, gran parte realizzato in galleria. “L’Anas – si legge – ha sempre sostenuto che era necessario prevedere delle uscite di sicurezza da Foligno e Colfiorito per poter gestire emergenze a seguito di interruzione della viabilità, determinate da incidenti o altri eventi naturali”. La Regione dell’Umbria, viene ricordato “aveva condiviso la previsione dello svincolo proprio per esigenze di sicurezza e protezione civile, inoltre per tutto il tracciato Foligno – Colfiorito l’unico luogo in cui è possibile realizzare uno svincolo è quello in località Scopoli”.

Il doppio no della Soprintendenza e del Ministero dell’Ambiente

Lo Svincolo di Scopoli, non essendo stato inserito nella valutazione di impatto ambientale dell’intero tracciato ed in assenza di finanziamenti non è stato approvato contestualmente al resto del progetto della nuova Ss 77 e sono trascorsi diversi anni prima che si iniziasse di nuovo la progettazione e di seguito l’acquisizione dei pareri. Un primo atto predisposto dalla società Quadrilatero non è stato approvato dal Mibact – si ricorda – per il parere contrario della Soprintendenza dell’Umbria. Sono seguiti incontri tra Società Quadrilatero, Soprintendenza dell’Umbria, Regione Umbria e Comune di Foligno durante i quali era stato concordato di ripresentare la progettazione tenendo contro proprio di una serie  di indicazioni della Soprintendenza. Nonostante il progetto dello Svincolo di Scopoli fosse stato riprensentato secondo le indicazioni ricevute – si evidenzia – il Mibact riconferma il suo parere contrario all’intervento.

La Regione torna alla carica dopo anni

Siamo nel novembre del 2015 quando la Presidente della Giunta Regionale invia al Ministero dei Beni Culturali ed al Ministero dei Trasporti e dell’Infrastruttura una richiesta per riavviare il possibile riesame del progetto in quanto, tra l’altro, la mancanza di tale svincolo, potrebbe comportare, nel tempo problemi alla gestione della sicurezza stradale in caso di incidenti stradali ed eventi naturali.

Lo Svincolo di Scopoli necessario per il post terremoto

Recentemente la Regione dell’Umbria è tornata alla carica evidenziando che ‘gli eventi sismici del 24 agosto – 30 ottobre 2016 hanno portato alla chiusura tra gli altri, di alcuni assi stradali come la Ss 685 della Tre Valli e la Sr 209 della Valnerina, inoltre sono stati chiusi per lunghi periodi collegamenti tra alcuni centri urbani ed il resto del territorio regionale, e quello tra Umbria – Marche e Lazio. Pertanto la Regione Umbria ha evidenziato come il completamento dell’opera con lo Svincolo di Scopoli migliorerebbe l’accesso alla nuova Ss 77 tramite la Sp 459 rappresentando una stabile alternativa di tracciato per l’intera fascia appenninica.

Una richiesta da cinque milioni di euro

In base a ciò la presidente Marini ha chiesto al ministro Del Rio il finanziamento dello Svincolo di Scopoli nell’ambito della ricostruzione delle infrastrutture post terremoto. E la Società Quadrilatero ha trasmesso alla struttura incaricata da Anas una richiesta di finanziamento di cinque milioni di euro da includere nel pacchetto.

Il Comitato non molla e per Natale regala t-shirt di sollecito all’Amministrazione Comunale

“Non abbiamo nessuna intenzione di mollare la battaglia e proprio per questo a nome del Comitato Val Menotre – fa sapere il portavoce Alessio Fiacco – ho consegnato delle originali t-shirt al sindaco Nando Mismetti, alla vicesindaco Rita Barbetti e all’assessore alle Infrastrutture Graziano Angeli. Sulle magliette, che sono il nostro speciale regalo di Natale – sottolinea Fiacco – abbiamo riportato una scritta verde speranza, ma verde anche come la nostra montagna, con su scritto #svincoliamoscopoli e #valmenotrenonmollare che sono i nostri slogan di battaglia. Prendo atto che tutti e tre hanno garantito il massimo impegno e la vicinanza alla nostra battaglia, che poi è quella di un’intera regione. Una cosa è certo, noi non abbiamo intenzione di mollare”.